CEOforLIFE

Intervista al CEOforLIFE Walter Ruffinoni, Amministratore Delegato, NTT DATA Italia

Redazione Ansa

Sostenibilità significa anche impegno per la comunità. Avete presentato un ambizioso piano di sviluppo in Italia, che prevede un investimento di 200 milioni di euro e 5.000 assunzioni entro il 2025. Quali sono le caratteristiche principali di questo piano di sviluppo?

La pandemia ha spinto le aziende di tutti i settori ad accelerare gli investimenti in tecnologia come vantaggio competitivo per il futuro: è in corso una trasformazione digitale imponente e velocissima e i clienti ci chiedono competenze in cybersecurity, tecnologie open source, intelligenza artificiale e big data. Il piano di sviluppo di NTT DATA si inquadra in questo contesto e nel più generale impegno nel contribuire alla ripresa del Paese, anche considerando le opportunità che nel prossimo futuro si apriranno grazie ai fondi del PNRR. Ci siamo dati l’obiettivo di avere il 20% del personale totale al Sud e le nostre assunzioni in tutta Italia per i prossimi anni saranno negli ambiti cloud, security, consulting, Java, data science, design e IoT, con un interesse particolare per giovani e neolaureati. Abbiamo investito sull’ampliamento delle nostre sedi, partendo da Milano e Roma, ma con l’obiettivo di rinnovare tutte le nostre sedi sul territorio italiano, rafforzando anche i legami con il mondo accademico e il territorio grazie alle collaborazioni con gli atenei locali. Inoltre, stiamo investendo sull’apertura di una nuova sede a Bari, per cui prevediamo l’assunzione di circa 500 persone nei prossimi 3 anni.

Gli investimenti nel rinnovo delle sedi e in una nuova apertura testimoniano la nostra visione per il futuro del lavoro, che vede gli ambienti adattarsi alle nuove esigenze delle persone: l’ufficio diventerà un luogo di relazione in cui favorire lo scambio creativo, che sta alla base di qualsiasi innovazione.

Nei suoi interventi ha più volte sottolineato l’importanza delle competenze Stem. In che modo investire nel digitale e nella formazione nel campo dell’innovazione può essere la chiave della crescita economica del nostro Paese?

Investire sulla formazione dei lavoratori e delle nuove generazioni e sul digitale rappresenta un'occasione imperdibile

per riprendere un percorso di crescita

economica sostenibile e duraturo. In Italia abbiamo il più alto tasso di ragazzi tra i 15 e i 25 anni non impegnati nello studio, nel lavoro o nella formazione e allo stesso tempo le aziende non riescono a trovare i profili che cercano, soprattutto legati alle professioni digitali.

Instaurando un dialogo più attivo tra imprese

e mondo dell'istruzione e strategie che portino più talenti nelle materie Stem, possiamo dare alle generazioni di domani gli strumenti per coltivare e sfruttare le proprie potenzialità, mettendole al servizio dell’innovazione e del futuro del Paese.

Come NTT DATA crediamo molto nel ruolo della formazione nel contribuire alla crescita dell’Italia e per questo siamo impegnati in diverse iniziative.

Oltre al dialogo continuo con le università del territorio, abbiamo lanciato la NTT DATA Excellence School, dedicata agli studenti delle materie Stem con l’obiettivo di introdurre le eccellenze dei settori scientifici e informatici all'interno del mondo del lavoro.

Per i più piccoli, con i progetti Coding nelle scuole e Security Ninja, organizziamo lezioni di robotica e cybersecurity che mirano a far comprendere a bambini e bambine le potenzialità della tecnologia, per introdurli al suo utilizzo consapevole e incuriosirli attraverso la scienza e l’informatica.

Nel suo libro Italia 5.0. Un nuovo umanesimo per rilanciare il Paese, pubblicato a gennaio del 2020, immagina un nuovo Rinascimento per il nostro Paese. La Community di CEOforLIFE, che per sua mission promuove “progetti per la vita”, come può contribuire a questa fase di rinascita?

La community di CEOforLIFE mostra come le aziende stiano trasformando il loro ruolo. Le aziende infatti che non dovranno più essere orientate unicamente al profitto, ma essere in prima linea nella costruzione di un mondo più sostenibile e inclusivo, mettendo le persone e il loro benessere al centro delle loro attività.

Inoltre, fondamentale per costruire il Paese del futuro è fare sistema: sistema tra pubblico e privato, tra i privati e le istituzioni stesse per fare sì che gli sforzi di tutti vadano nella direzione di un nuovo modello di società, quell’Italia 5.0 che può essere il futuro, non troppo lontano, del nostro Paese.

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