Ha di recente assunto il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia. Quali saranno le linee di azione strategica che intende portare avanti in questa nuova veste?
Il mio mandato si inquadra in una linea di continuità che conduce all’obiettivo di rendere disponibile “as-a-Service” tutto il nostro portafoglio, grazie a nuova generazione di Cloud che ci piace chiamare il “Cloud che viene da te”.
Questo modello, oltre a portare con sé una lunga serie di vantaggi tecnologici, che diventano vantaggi di business in termini di velocità, competitività e riduzione dei costi, è per sua stessa natura votato alla sostenibilità, all’efficienza energetica e alla circolarità.
Grazie all’approccio “as-a-Service”, aziende e pubbliche amministrazioni possono individuare le infrastrutture e i servizi di cui hanno bisogno e pagare solamente ciò che usano. Questo significa poter ridurre i costi, accedere a infrastrutture tecnologiche sempre all’avanguardia e disporre di tutti gli strumenti necessari per gestire i picchi di lavoro.
L’approccio “as-a-Service” rappresenta la prossima generazione del Cloud, perché permette di migrare dati e applicazioni senza modifiche e consente di risparmiare il 75% del tempo necessario per implementare i progetti digitali, con la conseguente riduzione dei costi del 30-40%. Non ci sono costi d’uscita, né il rischio di restare “bloccati” con un singolo fornitore (il cosiddetto lock-in). L’adozione diffusa di questo modello potrebbe generare oltre 220 miliardi di euro di Pil cumulato nel quadriennio 2022-2025, un aumento della produttività media delle imprese del 2,3% e la creazione di 1,3 miliardi di ricavi aggiuntivi per gli attori della filiera ICT che resterebbero parte attiva della catena del valore.
Le soluzioni che proponiamo con il “Cloud che viene da te” si basano su tecnologie altamente efficienti dal punto di vista energetico – con riduzioni dei consumi fino al 33% - e sono riciclabili fino al 99,5%: una volta immesse sul mercato, queste entrano nei processi di economica circolare a vantaggio dell’ecosistema, anche attraverso la riduzione delle emissioni di CO2.
Tutto questo si traduce anche in una democratizzazione dell’accesso alle architetture informatiche della quale potranno beneficiare anche le realtà più piccole, così numerose e così importanti per l’economia e l’occupazione in Italia.
In che modo il progetto Safe2Web, da poco premiato ai CEOforLIFE-ECI United Arab Emirates and Global Awards, promuove la cultura della Cittadinanza Digitale?
Safe2Web è un altro progetto rivolto a ragazzi, genitori e docenti delle scuole secondarie italiane che ci vede in prima linea nella sensibilizzazione all’uso sicuro e consapevole di Internet, promuovendo una conoscenza mirata di problematiche di scottante attualità come il cyber bullismo, l’adescamento in rete, la privacy e la sicurezza dei propri dati.
Negli anni recenti abbiamo dato vita a circa 400 eventi in 250 scuole di tutta Italia, avendo così l’opportunità di incontrare oltre 12.500 tra giovani, famiglie e insegnanti, per fornire loro gli strumenti di conoscenza necessari a difendersi dalle minacce del web e incoraggiare tutti ad utilizzare la rete avendo cura tanto di sé stessi, quanto degli altri, per costruire insieme una cultura positiva della cittadinanza digitale.
In che modo la Community dei CEOforLIFE contribuisce ad accelerare e diffondere i Progetti di Sviluppo Sostenibile che porta avanti la vostra azienda?
La community dei CEOforLIFE è un luogo di incontro di persone e idee che traggono ispirazione l’una dall’altra, che traggono forza l’una dall’altra e avviano un circolo virtuoso che fa da moltiplicatore e cassa di risonanza alle proposte e alle iniziative che ognuno porta in dote.
Si diffonde così non solo la conoscenza dei diversi progetti, ma nascono opportunità di collaborazione, di scambio, che permettono alle singole iniziative di crescere, di evolvere, per raggiungere più rapidamente e con maggiore efficacia gli obiettivi immaginati e per stabilirne di nuovi e più ambiziosi
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