CEOforLIFE

Intervista al CEOforLIFE Maximo Ibarra, CEO and General Manager Gruppo Engineering

Redazione Ansa

Quali sono i progetti in ambito sostenibilità sui quali Engineering investirà in futuro?

Abbiamo un obiettivo generale alto e sfidante: l’integrazione di target sostenibili nel piano industriale, per arrivare a posizionarci nei prossimi anni come ESG Leader.

Stiamo operando per la diffusione in azienda di una cultura ESG attraverso corsi di formazione della nostra Academy sulla sostenibilità digitale, su target di tutela ambientale e su temi sociali come la Diversity & Inclusion, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza e la responsabilità sociale di ciascuno.

Abbiamo in programma di estendere le iniziative di formazione anche ai nostri stakeholder esterni per condividere comportamenti virtuosi in tema di climate change, diritti umani e del lavoro, oltre alle informazioni su rischi e opportunità ESG nella conduzione del business.

Punteremo a innalzare le nostre performance ESG, fissando e dichiarando i target ambientali, sociali e di governance.

Fisseremo dei KPI anche nei progetti per i nostri mercati, direttamente ancorati a specifici target SDGs, che evidenzino i benefìci diretti e indiretti ottenuti dal nostro contributo digitale, innovativo e tecnologico.

I nostri piani ambientali prevedono impegni crescenti e misurabili.

Abbiamo di recente conseguito la Certificazione ISO 14064-1:2018, relativa alla rendicontazione delle emissioni dei gas a effetto serra e alla loro rimozione.

Abbiamo fissato target quantitativi di riduzione delle emissioni: dal consumo energetico dei Data Center alla riduzione delle auto a propulsione diesel.

Abbiamo in piano di estendere il monitoraggio della Carbon Footprint alle controllate estere, per ampliare l’impegno sulla riduzione delle emissioni a livello internazionale e di Gruppo.

Stiamo migliorando il nostro approccio green ai Data Center anche attraverso l’incremento della capacità geotermica di un nostro Data Center di eccellenza, che consentirà un notevole risparmio energetico, oltre alla possibilità di utilizzare parte del calore dell’acqua per il riscaldamento degli uffici, con controlli severi sul suo utilizzo all'interno delle norme sull'ambiente.

Stiamo implementando iniziative per la mobilità sostenibile: oltre alla nostra car policy che già prevede auto ibride ed elettriche, abbiamo in programma di rafforzare gli incentivi e le iniziative “moral suasion” per modificare gli stili di mobilità dei dipendenti nei loro spostamenti casa-lavoro e per incontri professionali.

Stiamo consolidando le nostre politiche di economia circolare attraverso il recupero e il riutilizzo di oggetti destinati alle discariche con notevole impatto sull’ambiente: dai rifiuti elettronici agli arredi dismessi dalle nostre sedi, riportati a nuova vita presso scuole e associazioni in Italia e all’estero.

Abbiamo in progetto anche il rafforzamento dei nostri impegni green verso la Comunità, come l’estensione della piantumazione di alberi, già avvenuta con la Engineering Food Forest, che consente di compensare le emissioni di CO2.

L’impegno sociale ci vede attivi dalle origini della nostra attività imprenditoriale.

In questi e nei prossimi anni daremo ulteriore impulso al nostro impegno per i diritti umani e del lavoro, per il superamento del gender gap e l’inclusione delle diversità.

A questo proposito, stiamo completando il percorso della Certificazione Etica SA8000, e l’adeguamento alle linee guida della norma ISO 26000 per la responsabilità sociale; stiamo avviando il percorso per la Certificazione Great Place To Work, già conseguita da Engineering do Brasil, la nostra controllata brasiliana, così come quello per la Certificazione di parità di genere (UNI/PDR 125:2022).

Creeremo una funzione aziendale a presidio del D&I management inserendo, nei percorsi di recruitment e di carriera, specifiche policy relative al superamento del gender gap.

Coinvolgeremo la nostra catena di fornitura nella condivisione dei nostri valori, sviluppando un Codice Etico per i Fornitori.

Implementeremo il nostro storico contributo alle comunità nelle quali operiamo, attraverso progetti di recupero sociale, come quelli già attivi da anni per le detenute del carcere femminile di Venezia, e iniziative di inclusione digitale, come i progetti per lo sviluppo del pensiero computazionale nelle scuole curati dai nostri volontari, o anche la diffusione delle discipline STEM tra le ragazze.

Nei prossimi mesi inizieremo un percorso di formazione anche con la Comunità di San Patrignano. Grazie infatti alla nostra IT & Management Academy coinvolgeremo oltre 100 ragazzi della Comunità in più di 150 ore di corsi per migliorare le loro competenze digitali, così da facilitarne l’ingresso nel mondo del lavoro.

Grazie alle nostre competenze tecnologiche supportiamo anche la gestione delle donazioni SMS, che rappresentano una delle principali fonti di aiuto economico per le associazioni umanitarie no profit.

La nostra piattaforma gestisce infatti le transazioni che passano attraverso i principali operatori telefonici: negli ultimi anni ha gestito circo 6 milioni di transazioni per circa 500 campagne di raccolta fondi. Un impegno che, da fine febbraio, ci vede gestire anche la campagna Unicef a favore delle popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina, per la cui causa sono finora state gestite oltre 600.000 transazioni.

Prosegue il nostro impegno per una Governance sempre più etica e responsabile.

Estenderemo le policy D&I all’interno del nostro Board, modificandone la composizione di genere e stiamo ampliando le nostre Policy Ambientali, Sociali e di Governance recentemente pubblicate.

Stiamo integrando il nostro Codice Etico con le raccomandazioni dell’ILO-International Labour Organization, focalizzandoci ulteriormente sui diritti umani e l’inclusione.

Perseguiremo la validazione di Terze Parti per il nostro Bilancio di Responsabilità Sociale.

Per condividere e comunicare i nostri impegni all’interno dei network di imprese e organizzazioni sostenibili, stiamo rafforzando il nostro ruolo negli organismi e nelle piattaforme impegnate nella responsabilità sociale e ambientale, con i quali abbiamo avviato contatti e collaborazioni: oltre al UNGC, anche Open-Es - la piattaforma per la sostenibilità delle filiere industriali, CDP (ex Carbon Disclosure Project), Ecovadis, Valore D.

Cosa significa per lei essere un CEOforLIFE?

I due anni di pandemia che abbiamo vissuto ci hanno insegnato non solo l’importanza, sociale e di business, delle nuove tecnologie, ma anche e soprattutto che le aziende devono essere soggetti agili, in grado di ripensare se stesse in modo veloce e stando sempre attente a come il loro operato possa impattare in modo positivo sulla società. In questo contesto il CEO non può più essere un uomo solo al comando, “un generale nel suo labirinto”, ma deve praticare una leadership inclusiva, che non cerchi più solamente il successo personale, ma quello di una platea ampia, composta da figure con responsabilità e competenze diverse, con cui condividere strategie, obiettivi e sforzi. Per farlo deve mettersi in ascolto, valorizzando il capitale umano dell’azienda, per metterne a frutto la diversità di esperienze e sensibilità. Per essere agili e saper reagire ai movimenti imprevisti della Storia, bisogna essere aperti e inclusivi, operando in sinergia anche con il territorio. Il successo, per un CEO e per la sua azienda, non deve più essere inteso come un traguardo personale ed egoistico, ma come una strada da affrontare in cordata con realtà diverse, creando ecosistemi in grado di mettere in connessione soggetti anche distanti tra di loro per interessi e dimensioni: aziende, start-up, istituzioni, organizzazioni pubbliche, che mettendo insieme competenze e aspirazioni, possono creare progetti che migliorino la vita dei cittadini, sostengano la cura dell’ambiente, cerchino quell’inclusione delle diversità che sono una ricchezza imprescindibile per migliorare il nostro presente e disegnare il nostro futuro.

 

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