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Lavorare con e tra le comunità, l’esperienza del Patto educativo di Aprilia

Redazione Ansa

IL SEGUENTE RACCONTO FA PARTE DELL'INIZIATIVA "SCUOLE E TERRITORIO: STORIE DI CONNESSIONI"

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Premessa

Lo sviluppo dei Patti educativi di comunità all’interno della "community" di Fuoriclasse in Movimento - rete di scuole per prevenire e contrastare la dispersione scolastica promossa da Save the Children  - rappresenta la strutturazione in azione e obiettivi di passate esperienze di “animazione territoriale” sviluppate nel precedente ciclo quadriennale del progetto; è il risultato del radicamento sul territorio e della costruzione di legami forti con il tessuto associativo e istituzionale locale, a partire proprio dall’intervento portato avanti grazie al protagonismo di alcuni Istituti Comprensivi delle città di Napoli, Torino, Aprilia e Milano.

A partire da settembre 2021 (e fino a giugno 2024), le scuole della rete stanno lavorando nella direzione del rafforzamento della comunità educante attraverso l’animazione di 10 Patti educativi di comunità su tutto il territorio nazionale, dalla periferia della grande metropoli alla città di provincia. Nello specifico, grazie a un lavoro di consultazione di docenti e dirigenti della rete, le città individuate per l’implementazione dei 10 Patti sono le seguenti: Milano, Torino, Aprilia (Lt), Roma, Napoli, Cerignola (Fg), Noci (Ba), Reggio Calabria, Messina, Quartucciu (Ca).

L’obiettivo è duplice: da un lato "rafforzare lo scambio di buone pratiche tra docenti e dirigenti scolastici su didattica innovativa, protagonismo degli studenti, comunità educante e dall’altro supportare le scuole ad avviare e sostenere patti educativi di comunità volti alla costruzione di alleanze territoriali con enti profit, non profit, istituzioni del territorio attraverso la promozione di 'Tavoli territoriali di comunità'".

La trasformazione in azione strutturata e organica a Fuoriclasse in Movimento ha permesso il potenziamento dell’attività di facilitazione interna alla rete del Patto, con una figura dedicata interna alle scuole che segue in modo costante lo sviluppo del lavoro - in stretta sinergia con il team di Save the Children e dei partner territoriali – sia in termini di co-progettazione che di definizione "de iure" del quadro di principio e intervento che deve guidare la comunità educante riunita.  A tal proposito, si sottolinea come per lo sviluppo dei Patti di comunità risulti indispensabile questa figura che sia in grado di "facilitare la comunicazione, raccogliere bisogni, favorire legami, sottolineare i punti di forza di ciascuno, oltre a essere capace di far crescere il gruppo intorno a un obiettivo condiviso" (cfr. AA.VV. Scuola Sconfinata, 2021).

Inoltre, valorizzando il ruolo e il lavoro dei Consigli Fuoriclasse – organismi di partecipazione degli studenti e delle studentesse all’interno delle singole scuole aderenti alla rete, deputati all’analisi dei bisogni e alla definizione di proposte di miglioramento del benessere scolastico – lo sviluppo del Patto educativo si avvale della partecipazione attiva degli studenti, coinvolti e con diritto di parola nelle fasi di consultazione, co-progettazione e implementazione. Centrale, rispetto ai patti promossi da Fuoriclasse in Movimento, rimane quindi il ruolo della scuola, il protagonismo degli studenti e delle studentesse e un approccio pedagogico centrato sui diritti, in particolare dell'infanzia e dell'adolescenza.

La voce di studenti e docenti

“La scuola a volte è troppo rigida. A volte ci fa sentire sbagliati! Vorremmo poter fare di più anziché stare solo seduti ad ascoltare. Fuoriclasse e il lavoro con i Patti Educativi è una grande occasione per vivere la scuola in modo diverso!” - S. Studente IC Toscanini

“Inizio a vedere dei collegamenti tra il lavoro dei Consigli Fuoriclasse, quello dei Patti e lo stare in classe. Molti studenti sembrano essere più partecipi anche durante le lezioni” - V. docente IC Orzini

 

Come si avvia un Patto? L’esperienza di Aprilia

Come evidenziato in diverse pubblicazioni sul tema, il punto di partenza per l’avvio di un Patto è certamente l’esistenza di rapporti già in essere tra istituti scolastici, enti pubblici, famiglie e enti del terzo settore. Tra le varie esperienze di successo emerse all’interno di Fuoriclasse in Movimento, raccontiamo l’esperienza del Patto educativo di comunità in corso da oltre un anno nel territorio di Aprilia (città di oltre 70mila abitanti in provincia di Latina, quinta per numero di abitanti della regione Lazio, distante meno di 40 km da Roma). In questo territorio, il lavoro congiunto tra gli Istituti Comprensivi aderenti a Fuoriclasse in Movimento, l’amministrazione comunale e l’associazionismo locale sta portando risultati concreti in termini di protagonismo giovanile, costruzione di reti e pratiche partecipative: ogni attore ha la possibilità di portare le proprie istanze e avviare un proficuo e paritario dialogo con gli altri soggetti coinvolti attraverso un approccio orizzontale per il tramite della progettazione condivisa

La città di Aprilia, fondata nel 1936 durante le bonifiche dell’agro pontino, ha avuto nel corso dei decenni un’esplosione demografica imponente, con diversi flussi migratori provenienti prima da altre province italiane e poi dall’est Europa, dall’India e dal nord Africa. Questo impetuoso sviluppo demografico e edilizio ha fatto emergere condizioni di marginalità (sia in zone centrali urbane che periferie rurali), in cui la situazione socio-economica delle famiglie, l’impossibilità di accesso a servizi primari e la distanza dalle opportunità formative e ricreative recide alla base la possibilità di un pieno sviluppo per centinaia di bambini e adolescenti. Proprio per questi motivi Save the Children è attiva dalla fine del 2018 con diverse progettualità che hanno visto il coinvolgimento di quattro Istituti Comprensivi (Istituto Comprensivo G. Matteotti, Istituto Comprensivo A. Toscanini Istituto Comprensivo Orzini/Zona Leda e Istituto Comprensivo G. Garibaldi) e 15 scuole primarie e secondarie, per un totale di oltre 1500 studenti, 300 docenti e 200 genitori raggiunti dalle attività proposte (dati dicembre 2022).

In un contesto del genere ha sicuramente agevolato l’avvio del Patto la stretta collaborazione delle scuole apriliane, di Save the Children e dell’ente partner PsyPlus ETS, con l’amministrazione comunale, il Centro servizi per il volontariato (Csv Lazio) e tutte le realtà locali[1]. Questa sinergia, esistente dal 2018, si è venuta a rafforzare durante l’emergenza sanitaria nazionale tra marzo 2020 e settembre 2021 quando fin dal primo giorno della chiusura delle scuole, il corpo docente delle scuole apriliane sostenute dal team di Save the Children e di PsyPlus si è mosso in sinergia con le realtà istituzionali e associative del territorio per garantire il diritto allo studio ai minori e supportare le scuole e gli adulti di riferimento che si sono ritrovati a dover gestire una situazione a cui non erano assolutamente preparati. Un lavoro sinergico che grazie alla spinta di docenti e dirigenti ha portato all’istituzione di una "task force" territoriale tra scuole, enti locali, terzo settore, organizzazioni locali di protezione civile, per fare in modo che tutti gli studenti esclusi fossero intercettati e raggiunti per essere riforniti di supporto materiale (beni di prima necessità) e psicologico a distanza, oltre a ricevere dispositivi elettronici e connessioni internet utili a non perdere lezioni.

La voce di studenti e docenti

“Quando partecipo agli incontri dei Patti mi piace! Posso esprimere il mio punto di vista e il mio pensiero. Posso anche scegliere il gioco iniziale!” - B. studente IC Orzini

“Voglio mettere a disposizione la maggior parte delle mie ore di insegnamento perché riconosco l’enorme validità di questa azione!” - M.G. docente IC Matteotti

 

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