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Il Piano RePowerEu alza i target di efficienza energetica e rinnovabili al 2030

Redazione Ansa

Guarda la rassegna 16 -22 maggio                        

Il 18 maggio la Commissione ha presentato una serie articolata d’iniziative dando seguito alla bozza di piano RepowerEu presentata l’8 marzo scorso, in risposta alla crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina e alle misure sanzionatorie adottate nei confronti della Russia, in coerenza al mandato del Consiglio europeo di Versailles del  10-11 marzo 2022.

L’iniziativa rientra anche nel quadro del Green Deal europeo, e come ribadito nella conferenza stampa di presentazione dal vice-presidente della Commissione Frans Timmermans: "innanzitutto, dobbiamo capire che le altre sfide, come la transizione verde e digitale, non hanno perso la loro urgenza. Al contrario, è più urgente che mai che l’Europa diventi padrona del proprio destino, aumenti la propria resilienza e sovranità e continui a guidare il mondo nell'affrontare la crisi climatica".

La Commissaria all’energia Kadri Simson ha evidenziato: "riconosciamo che svincolare l'Europa dal suo principale fornitore di energia sarà difficile. Ma i benefici economici derivanti dalla cessazione della nostra dipendenza saranno di gran lunga superiori al costo a breve termine di RePowerEu".

Il pacchetto illustrato nella Comunicazione quadro prevede misure a breve termine e misure a medio-termine che dovranno concludersi comunque entro il 2027, mirando a "ridurre rapidamente la nostra dipendenza dai combustibili fossili russi, accelerando la transizione pulita e unendo le forze per ottenere un sistema energetico più resiliente e una vera Unione dell’energia".

I punti essenziali del programma sono sostanzialmente tre:

  1. Risparmio;
  2. Diversificazione;
  3. Rinnovabili.
     

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Risparmio energetico

Nel pacchetto, la Commissione ha adottato una Comunicazione con indicazioni specifiche, prevedendo l’aumento dal 9% al 13% del target di efficienza energetica al 2030 già previsto nella direttiva sull’efficienza energetica del pacchetto pronti per il 55%. Valutando che i cambiamenti nei comportamenti potrebbero ridurre del 5% la domanda di gas e petrolio a breve termine soprattutto nel riscaldamento/raffrescamento degli edifici, la Commissione invita gli Stati membri ad avviare campagne di comunicazione rivolte alle famiglie e all’industria e ad adottare misure fiscali incentivanti.

Indica misure specifiche per l’edilizia, segnalando tra le misure che dal 2025 non saranno più sussidiati impianti di riscaldamento a fonti fossili.

La Commissione offre una definizione di misure di emergenza in caso di grave interruzione dell'approvvigionamento e annuncia la pubblicazione di orientamenti sui criteri di priorità, indicando agli Stati membri di elaborare un piano di riduzione della domanda, impegnandosi a sua volta a svolgere un ruolo di coordinatrice a livello dell’Ue dei diversi piani.

Per migliorare il risparmio energetico e l'efficienza nel settore dei trasporti e accelerare la transizione verso veicoli a emissioni zero, la Commissione presenterà un pacchetto per l’inverdimento del trasporto merci, e prenderà in considerazione un'iniziativa legislativa per aumentare la quota di veicoli a emissioni zero nei parchi auto pubblici e aziendali al di sopra di una determinata dimensione. La comunicazione sul risparmio energetico comprende anche molte raccomandazioni rivolte alle città, alle regioni e alle autorità nazionali che possono contribuire efficacemente alla sostituzione dei combustibili fossili nel settore dei trasporti.


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Diversificazione delle fonti

La diversificazione delle fonti di approvvigionamento include anche l’accelerazione della produzione di idrogeno verde, oltre a gas e Gnl (gas naturale liquefatto), integrandosi con la misura d’incremento delle rinnovabili. Specificamente per l’idrogeno è definito un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto internamente all’Ue e 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile importato entro il 2030 per sostituire gas naturale, carbone e petrolio nei trasporti e nei settori industriali difficili da decarbonizzare.

La Commissione valuta in particolare la possibilità di sviluppare un meccanismo di acquisto congiunto che negozi e concluda contratti di acquisto di gas per conto degli Stati membri aderenti.

Inclusa nel pacchetto è la strategia esterna dell’Ue per l’energia che dà priorità all'impegno dell'Ue a favore della transizione energetica verde e giusta a livello mondiale, aumentando il risparmio energetico e l'efficienza energetica per ridurre la pressione sui prezzi.

 

Aumentare le rinnovabili

La Commissione annuncia un incremento dal 40% al 45% di fonti rinnovabili al 2030, rispetto a quanto già indicato nel pacchetto pronti per il 55%.

Viene adottata in proposito nello stesso pacchetto anche la strategia per l’energia solare per un raddoppio della quantità di produzione al 2025 e viene lanciata l’iniziativa sui tetti solari ancorata all’introduzione di obblighi specifici per alcune categorie di edifici. É incluso anche l’obiettivo di raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore unito a misure per integrare l'energia geotermica e termosolare nei sistemi di teleriscaldamento e di riscaldamento collettivo.

Per le rinnovabili nel pacchetto è adottata una raccomandazione agli Stati membri per affrontare la lentezza e la complessità delle procedure di autorizzazione per i grandi progetti in materia di rinnovabili e una modifica mirata della direttiva sulle energie rinnovabili affinché queste ultime siano riconosciute come d’interesse pubblico prevalente. Gli Stati membri dovrebbero istituire zone di riferimento specifiche per le rinnovabili con procedure di autorizzazione abbreviate e semplificate in presenza di minori rischi ambientali. Per agevolare la rapida individuazione di tali zone, la Commissione mette a disposizione serie di dati sulle zone sensibili dal punto di vista ambientale nell'ambito del suo strumento di mappatura digitale dei dati geografici relativi all'energia, all'industria e alle infrastrutture. La Commissione propone di istituire un'alleanza industriale per il solare nell’Ue e un partenariato su vasta scala per le competenze. Saranno inoltre intensificate le iniziative sull'approvvigionamento di materie prime critiche. Al riguardo, la Commissione preparerà una proposta legislativa.

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di Luigi Di Marco

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