ASviS

A Dubai tutti i Paesi parlano di sostenibilità sostenuta da un approccio multilaterale

Redazione Ansa

Si tiene domani, martedì 18 gennaio, presso l’Auditorium del Padiglione Italia dell’Expo Dubai, l'evento organizzato dall'ASviS, insieme a Italy Expo e alla Commissione europea, “Una ripresa sostenibile e condivisa basata sugli SDGs”. Obiettivo è fare il punto della situazione sulle migliori pratiche globali e nazionali per l'attuazione dell'Agenda 2030, in particolare rispetto al modello italiano, per promuovere la cultura della sostenibilità. Inoltre ci sarà un focus sulla governance e sul ruolo del settore privato e della società civile nel processo di transizione.

L’Expo arriva in un momento delicato per la comunità internazionale, sia per via degli impatti della pandemia e sia perché abbiamo bisogno di mettere in campo misure per fronteggiare la crisi climatica. Di questo, e di una ripresa sostenibile, si è discusso durante la puntata di “Alta sostenibilità”, andata in onda su Radio Radicale il 17 gennaio e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po, con gli ospiti Vito Borrelli (vicecapo della rappresentanza in Italia della Commissione europea), Paolo Glisenti (commissario generale dell'Italia per Expo 2020 Dubai), Ottavia Ortolani (responsabile progetti comunicazione e advocacy in ASviS).

“La parola d’ordine dell’Agenda 2030 è non lasciare nessuno indietro, è questo lo spirito con cui dobbiamo affrontare la ripresa dalla crisi, anche per cogliere l’opportunità che arrivano dalle ingenti risorse che i governi stanno stanziando”, ha esordito Ortolani, “l’ASviS è partner del Padiglione Italia qui a Expo proprio per costruire un percorso di confronto tra il modello italiano e le migliori pratiche internazionali di implementazione dell’Agenda 2030. L’evento di domani si concentrerà sul multilateralismo, per far comprendere come sia il mezzo più efficace per affrontare la crisi in atto. Perché a una crisi globale possiamo solo rispondere con soluzioni globali, e dunque condivise. C’è un unico modo per uscire da una crisi così grande, come ci ricordava il presidente del Parlamento europeo David Sassoli, ed è quello della solidarietà, all’intero dell’Europa e tra Europa e il resto del mondo”. 

“Questa Expo si svolge in un’area molto vasta e connessa”, ha affermato Glisenti, “che è destinata a subire i forti impatti dei cambiamenti climatici. Però parliamo anche di una parte del mondo che ha un’età media di 29 anni e detterà le linee delle politiche della sostenibilità, che sarà dunque protagonista. Per via della pandemia, gli ultimi due anni, se da una parte hanno compromesso il raggiungimento di molti Obiettivi dell’Agenda 2030, dall’altra hanno confermato la centralità della sostenibilità, dandole un significato nuovo fatto di giustizia sociale e intergenerazionale. La nostra impressione qui a Dubai è che l’Agenda 2030 sia un acceleratore, ma non un traguardo finale, per le politiche legate allo sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda il confronto con l’ultima Expo che si è tenuta in Italia, in cinque anni sembra ci sia stato un salto d’epoca. A Milano ci chiedevamo quale produzione agroalimentare fosse necessaria per sostenere lo sviluppo, oggi ci chiediamo se questa sia anche sostenibile. Un salto in avanti importante e delicato. Ma sono ottimista: a dispetto delle tensioni diplomatiche nel mondo, qui a Dubai tutti i Paesi partecipanti parlano di una sostenibilità che ha bisogno di un approccio multilaterale e collaborativo”.

Infine Borrelli ha ricordato che “mai come in questo momento lo sviluppo sostenibile è stato posto al centro dell’azione globale. Questo è dovuto anche all’Europa, che partendo dal Green Deal, senza dimenticare il Next generation Eu, ha incentrato la sua azione sull’Agenda 2030. Come detto, la pandemia ha rappresentato una battuta d’arresto importante, per questo è ancora più importante valutare costantemente lo stato di avanzamento dei diversi Paesi sui 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Recentemente l’Unione europea ha lanciato la sua iniziativa del Global gateway dove l’Ue si pone come modello a livello globale, in risposta ad altre iniziative lanciate nel mondo, con l’obiettivo sia di alimentare il dialogo con altri Paesi virtuosi e sia di evidenziare principi che devono essere rispettati al di fuori degli interessi economici dei singoli Stati”.

 

di Ivan Manzo

 

RIASCOLTA L’ULTIMA PUNTATA – Alta Sostenibilità - L'expo Dubai 2020, il multilateralismo, l'iniziativa dell'Asvis

 

Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri, Ruggero Po ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.

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