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Festival Tulipani di seta nera premia i cortometraggi ispirati all’Agenda 2030

Redazione Ansa

Si è chiusa la 14esima edizione del Festival internazionale del film corto “Tulipani di seta nera” che ha fatto registrare numeri record, basti pensare che solo su Rai cinema i cortometraggi sono stati visualizzati oltre 400mila volte, senza contare la crescita avuta sui social: 85mila contatti e 16mila interazioni.

Sulla piattaforma Rai il filmato più visto è stato il corto “Regenerate” di Angelo Faraci (152mila visualizzazioni), seguito da “Gocce di luce” di Silvia Monga (43mila visualizzazioni) e da “Locked” di Igor Maltagliati (27mila visualizzazioni).

“È stata una delle edizioni più belle e sentite”, ha commentato Paola Tassone, ideatrice dell'evento realizzato dall'associazione di promozione sociale ‘Università cerca lavoro’, “forse perché ritornavamo in presenza, ritrovando in sala cinefili provenienti da tante città italiane. Siamo assolutamente soddisfatti, è andato tutto secondo il programma, così come lo avevamo immaginato. Il Festival ha saputo cogliere grandi momenti di riflessione offrendo la proiezione di opere di estrema qualità”.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Festival, Diego Righini: “Gli italiani devono ricostruire una loro identità, integrandola con le fragilità moderne delle persone e dell’ambiente, restando comunque legati alle radici forti della famiglia e dei territori, il progetto dei Tulipani di seta nera non desidera raccontare esteriorità ma sfide da superare per il bene comune della Next generation”.

I partner del Festival. Il progetto ha potuto contare sull’appoggio di diverse realtà del mondo culturale e istituzionale del Paese, come il ministero della Transizione ecologica, quello della Cultura, la Regione Lazio, Rai cinema channel e Rai per il sociale, Roma Lazio film commission, Anac, Anmil, Enit, Ens, Inail, Fondazione univerde, e l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

I premi targati sviluppo sostenibile. Proprio l’ASviS ha assegnato tre speciali premi ai cortometraggi che hanno saputo ispirare e ispirarsi alle connessioni e ai temi che ruotano intorno all’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Il “premio ASviS miglior socialclip” è stato consegnato (da Lorenzo Scheggi del Segretariato ASviS) a Gianni Cannizzo, autore del corto “Libertà”. Quello invece di “miglior documentario” (consegnato da Giulio Lo Iacono del Segretariato ASviS) è andato a Veronica Succi, autrice di “Niños Maya”, per aver documentato la realtà vissuta dai bambini maya del Guatemala, e per aver offerto uno spaccato di quel mondo, in riferimento allo stile di vita e all’ambiente in cui crescono. Una riflessione su come poter “Sconfiggere la povertà”, il primo Goal dell’Agenda 2030.
Infine, il premio ASviS consegnato (da Ottavia Ortolani del Segretariato ASviS) per aver saputo analizzare con talento e intelligenza un difficile momento storico, quello del “lockdown”, mettendo in luce non solo lo sconforto ma anche il coraggio, la capacità di reagire e il desiderio di non arrendersi contribuendo alla rimozione degli ostacoli, è andato al cortometraggio “Gocce di luce” di Silvia Monga.

Il prossimo appuntamento con il Festival Tulipani di seta nera è fissato per luglio, con il gala televisivo condotto su Rai due da Pino Insegno ed Elena Ballerini.

A questo link si possono consultare tutti i premi consegnati nei quattro giorni della rassegna.

 

di Ivan Manzo

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