ASviS

Alta Sostenibilità: cosa aspettarci dal semestre europeo a guida portoghese?

Redazione Ansa

Terminato il semestre europeo tedesco, inizia ora quello a guida portoghese in un momento delicato per l’Europa sia per la pandemia ancora in atto e sia per le decisioni da prendere per uscire dalla crisi economica e sociale. Inoltre, l’anno appena trascorso sarebbe dovuto essere quello sulla “Conferenza per il futuro dell’Europa” (l’ultima c’è stata il 2002) ma a causa dell’emergenza sanitaria è stata posticipata, che sia il 2021 l’anno per discutere del tipo di Continente da costruire nei prossimi decenni?

Se ne è parlato durante la puntata dell’11 gennaio della rubrica ASviS “Alta Sostenibilità”, in onda su Radio Radicale e condotta da Valeria Manieri e Ruggero Po. Ospiti della puntata: Anna Colombo (consigliere speciale gruppo Socialisti e Democratici Parlamento europeo), Luigi Di Marco (autore del quaderno ASviS "Obiettivi di sviluppo sostenibile e politiche europee" e curatore della rubrica/osservatorio ASviS sulle politiche europee), e Nathalie Tocci (direttrice dell'Istituto affari internazionali-Iai).

Ad aprire il dibattito è stato Luigi Di Marco che ha fatto il punto della situazione e ha spiegato perché essere ottimisti sul destino dell’Unione, nonostante le tante difficoltà. “La lettura del programma del primo ministro portoghese, Antonio Costa, è in linea con quello che è il perseguimento dell’Agenda 2030”, ha dichiarato Di Marco, “Una delle priorità dei prossimi mesi è senz’altro portare in approvazione nel semestre la legge europea per il clima, e accelerare il dialogo con il Parlamento che ha chiesto una revisione al rialzo dell’obiettivo del 55% del taglio di emissioni al 2030 rispetto al 1990.  È necessario però un approfondimento per capire cosa va cambiato nei programmi per avere il più alto livello di ambizione possibile”. Per quanto riguarda il Next generation Eu “bisogna vedere quante risorse andranno ai programmi legati al clima, in coerenza con gli indirizzi dati dal Consiglio europeo per il rispetto dell’Accordo di Parigi”, ha poi aggiunto Di Marco.

Anna Colombo si è soffermata sulle possibili differenze che potrebbe esserci con il cambio di direzione di questo fondamentale strumento di gestione delle politiche europee. “Voglio sottolineare che è portoghese anche l’attuale Segretario delle Nazioni unite, António Guterres”, ha esordito Colombo, “Spero ci sia un’ulteriore coordinamento tra le due presidenze per accelerare l’azione sull’Agenda 2030. Le tre priorità del prossimo semestre, come annunciato, verteranno su clima e rivoluzione digitale, su una nuova politica sociale europea, e sull’autonomia del Continente rispetto al resto del mondo”.

Proprio su quest’ultimo aspetto si è soffermata, infine, Nathalie Tocci: “Diciamo la verità, il vero anno di svolta è stato il 2020. Se non ci fosse stata una risposta forte alla crisi pandemica avremmo rischiato il ‘game over’ dell’Unione. L’occasione della crisi ci ha invece permesso di fare un passo in avanti nell’integrazione europea. Credo che il 2021 sia un anno di consolidamento interno e di proiezione esterna. Mi spiego, l’autonomia strategica dell’Ue ha varie dimensioni, quella della sicurezza, quella digitale, quella economica e quella energetica. Una volta poste le basi ora dobbiamo guardare all’esterno per collaborare con gli altri partner su questi temi. Partner come le Nazioni unite, gli Stati Uniti grazie al cambio di presidenza, e il trittico formato da G20G7 e Cop 26 sul cambiamento climatico”.

Tutti appuntamenti decisivi non solo per il futuro europeo ma per quello dell’intero Pianeta, e che devono fornire concrete risposte su come fare in modo che la ripresa post pandemica sia verde, giusta e resiliente. 


di Ivan Manzo

 

GUARDA L’ULTIMA PUNTATA – Alta Sostenibilità: Le sfide europee e il semestre portoghese

Vai all'archivio delle puntate di Alta sostenibilità, la trasmissione di ASviS a cura di Valeria Manieri ed Elis Viettone, in onda il lunedì dalle 12:30 alle 13:00 su Radio Radicale.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it