Abruzzo

Protocollo Univaq per malformazioni cranio-maxillo-facciali

Accordo operativo con Smile House Fondazione Ets

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 10 APR - Favorire un approccio multidisciplinare alle malformazioni cranio-maxillo-facciali: è questo l'obiettivo del protocollo d'intesa siglato da Smile House Fondazione Ets e Università degli Studi dell'Aquila - Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell'Ambiente.
    In virtù dell'accordo, la Fondazione, che da oltre 24 anni cura bambini e giovani adulti con queste patologie, e il polo universitario abruzzese, tra i più antichi e prestigiosi del Paese, si impegno a collaborare gratuitamente in diversi ambiti: terapeutico e diagnostico, della ricerca, formativo e di sensibilizzazione.
    Il protocollo d'intesa, siglato dal vicepresidente di Smile House Fondazione Ets, Domenico Scopelliti, e dal direttore del Dipartimento, Guido Macchiarelli, sancisce l'impegno comune a promuovere la ricerca scientifica, la formazione e l'assistenza sociosanitaria nell'ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali.
    La collaborazione avverrà principalmente con l'Unità di Chirurgia Maxillo-facciale dell'Ospedale San Salvatore dell'Aquila diretta dal professor Filippo Giovannetti, docente dell'Università degli Studi dell'Aquila, con il quale era già in essere una proficua collaborazione sul piano professionale e che promuoverà iniziative di formazione sul tema della diagnosi e trattamento delle malformazioni cranio-facciali.
    Gli accordi con le Aziende ospedaliere ed universitarie, ma anche quelli con gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico sono di primaria importanza per rispondere a un'esigenza concreta della Rete Smile House: la continuità assistenziale. L'intento è quello di garantire non solo interventi chirurgici negli Hub terapeutici Smile House, ma anche un percorso completo che culmini per il paziente nell'integrazione sociale. La Rete Smile House quindi non si limita quindi a garantire l'esecuzione di interventi chirurgici, ma ambisce a supportare i pazienti in un percorso complesso e articolato, che coinvolge diverse figure professionali nel corso degli anni. (ANSA).
   

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