Abruzzo

Alesse, Univaq in salute, ma problemi sedi e post Pnrr

Il rettore, la città accetti i nostri studenti come risorsa

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 27 FEB - Un ateneo "in buona salute economico-finanziaria" questa la fotografia dell'Università dell'Aquila nelle parole del rettore Edoardo Alesse in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'Anno accademico.
    "L'Università - ha detto - ha 72 corsi, molti internazionali, l'ultimo in Ingegneria delle infrastrutture. È operativa la convenzione con la Sna per la scuola nazionale dell'amministrazione. Buoni risultati anche nei vari ranking internazionali. Nell'arco del 2023 sono state reclutate 120 unità di personale". Alesse si è concentrato anche sul recupero di alcune strutture di proprietà non ancora rientrate in possesso dell'Univaq. "Non solo non siamo riusciti - ha detto - a riacquisire spazi negli edifici di nostra proprietà, ma dobbiamo addirittura restituire in tempi brevissimi, quelli che ci furono messi a disposizione per alcuni nostri corsi di laurea nel momento dell'emergenza. Sarà complicato trovare soluzioni adeguate in pochi mesi, ma come sempre, faremo tutto il possibile. Il rapporto tra città e università è sempre complesso, bisogna fare rete con le istituzioni del territorio.
    Ai cittadini chiedo di accettare gli studenti come una risorsa".
    "Tra le attività rilevanti - ha detto - voglio ricordare il progetto Accelerate, che dovrà concludersi entro la fine del mio mandato con il recupero dell'ex Scuola Reiss Romoli, che diverrà una struttura laboratoriale multivalente atta a promuovere le attività di trasferimento tecnologico e lo sviluppo di nuova imprenditorialità. Grazie all'impegno dell'Usra è stato emesso il bando ed è stato affidato il progetto per la rifunzionalizzazione della struttura, che speriamo proceda senza intoppi, con l'auspicio che in questa sede possano svolgersi anche alcune attività future dell'ecosistema dell'Innovazione Digitalizzazione e sostenibilità per l'economia diffusa dell'Italia Centrale, Vitality, grazie alla passione dei ricercatori e dei rettori delle 9 università di Abruzzo, Marche ed Umbria". Alesse ha espresso anche preoccupazione per la gestione del post Pnrr. (ANSA).
   

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