Abruzzo

Nuova Pescara: Ance Abruzzo, è un'occasione irripetibile

D'intino, sostenere modello di trasformazione urbana

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 13 DIC - "Contrastare ogni forma di burocrazia fine a se stessa, che ostacola il cambiamento, invece di favorirlo. Non si tratta di enfatizzare una azione di insubordinazione ma di costruire una organizzazione snella e funzionale, di razionalizzare attività e servizi a beneficio dei cittadini che hanno espresso la volontà di stare insieme". E' quanto auspica il presidente dell'Ance Abruzzo, Antonio D'Intino, a proposito del dibattito sull'istituzione della nuova città di Pescara, parlando di "occasione irripetibile" e sottolineando che "si corre il rischio di non affrontare compiutamente gli aspetti strutturali che devono orientare il processo".
    "Occorre dare concretezza alla volontà popolare - aggiunge il leader dei costruttori edili - ed avere il coraggio di assumere decisioni, bisogna concentrarsi sulla potenzialità della Nuova Pescara e lavorare per amplificare la portata del progetto, in modo da arrivare alla data del matrimonio, fissata al 2027, con i presupposti per ambire, in un arco temporale congruo, alla soglia di 250.000 abitanti, che consente il riconoscimento di città metropolitana. Il tema è di come attrarre e, soprattutto, di come ben ospitare la popolazione attuale e le ulteriori 50.000 persone che devono trovare le condizioni abitative e di servizi tali da orientare una scelta di vita".
    "Bisogna puntare subito in alto - aggiunge - perché ci sono tutte le caratteristiche per sostenere un modello di trasformazione urbana nella direzione della sostenibilità e della inclusione. Bisogna avere il coraggio di fare la rigenerazione urbana, di intervenire su spazi complessivi per attuare il rinascimento urbano: un obiettivo presente anche nel Pnrr nel programma innovativo della qualità dell'abitare".
    "Come Ance - aggiunge D'Intino - abbiamo sempre sostenuto la necessità di una legge specifica che riconosca alla rigenerazione urbana il rango di interesse pubblico. La Nuova Pescara deve candidarsi a superare applicazioni pedisseque delle norme. I centri urbani per recuperare ed ampliare la vivibilità reclamano rigenerazione urbana e sostituzione edilizia, interventi da stimolare con incentivi volumetrici, con riduzione degli oneri e dei costi di costruzione, perché senza tali leve l'obiettivo della riduzione del consumo di suolo comporta solo il blocco della pianificazione urbana con impoverimento ed invecchiamento delle città".
    "La manutenzione e lo sviluppo del patrimonio immobiliare va interpretato in funzione di sviluppo territoriale per dare forza al sistema economico e sociale, promuovendo, al contempo, la dimensione locale, in termini di integrazione sociale ed ambientale: in questa descrizione si riconosce la città del futuro e noi - conclude il presidente Ance - abbiamo una occasione irripetibile per rendere la Nuova Pescara un sogno che si realizza". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it