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Torna in Abruzzo mais nero 'porta fortuna' dei Maia

Aquilano riprende coltivazione storica, tutto da racconto nonna

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 21 NOV - Ritorna il Mais nero nelle tavole degli italiani grazie ad un aquilano: "Tutto è iniziato da un racconto di mia nonna". Luca Tarquini è un ex tecnico di elettrodomestici che dal 2015 ha deciso di seguire un sogno insieme alla sua famiglia: quello di fare il coltivatore di cereali nella sua terra, l'Aquila.
    "Mia nonna mi diceva che il mais di colore nero portasse fortuna, così iniziai la ricerca di questo mais, lo trovai nel 1993 appeso dietro la porta di un agricoltore vicino, soltanto dopo un corteggiamento lungo riuscii a farmi dare questa pannocchia "magica"; inizia la mia prima sementa nell'orto dietro casa, dopo circa 20 anni, dopo vari fallimenti, sono diventato forse l'unico produttore riconosciuto in Italia di Mais nero con una purezza del 98%." C'è una storia affascinante dietro questo prodotto inconsueto: "Sembrerebbe che derivasse dalla Civilta' dei Maia, prima nella provincia dell'Aquila vi erano diversi agricoltori che lo producevano; oggi sono l'unico, non esiste altro mais come questo. E' molto più saporito rispetto al mais normale, la particolarità è che la polenta viene sempre di colore giallo, ora stiamo provando anche a produrre la pasta, siamo ancora in fase sperimentale".
    La produzione non è di poco conto: "Oggi coltivo circa 40 ettari di terra, produco cereali, orzo, grano per la pasta e mais nero, quest'anno di mais nero ne ho prodotto circa 100q. Il mio sogno è quello di far sviluppare l'Aquila, la mia terra, dal punto di vista agricolo/turistico, attraverso la promozione dei nostri prodotti autoctoni; dobbiamo seguire come esempio di sviluppo regioni del Nord Italia (il Trentino). Noi qui in Abruzzo abbiamo tutto, buona terra buon'acqua ed un aria pura, ci dobbiamo solo credere". (ANSA).
   

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