Regioni

Lo studio, 90% di radici francesi nella genziana abruzzese

Indagine de 'La compagnia della Genziana' sul fabbisogno annuo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROSETO DEGLI ABRUZZI, 01 APR - Sono ancora molte le aziende produttrici di genziana che producono e commercializzano il liquore utilizzando radici di provenienza straniera "pur rivendicando il prodotto al cento per cento abruzzese". Lo rivela un questionario anonimo realizzato da "La Compagnia della Genziana", associazione di cultori e appassionati nata nel 2020 a Roseto degli Abruzzi (Teramo). La Compagnia è guidata dalla sommelier Eleonora Iezzi, insieme a Silvio Pacioni.
    L'indagine, sottoposta a un campione di sette aziende - piccole, medie e grandi - ha analizzato il fabbisogno delle materie prime, il prezzo medio di acquisto per chilogrammo della radice e la provenienza del prodotto.
    Il fabbisogno di queste sette aziende per l'anno 2021 è stato complessivamente di 4.337 chilogrammi. "Dal momento che le aziende considerate per il campione rappresentano circa un terzo delle aziende regionali - rilevano dall'associazione - si può calcolare in 13 tonnellate il fabbisogno annuo regionale di radici di genziana" .
    Il prezzo medio di acquisto al chilo è stato di 27 euro. Per quello che concerne la provenienza della radice "il 90% è di origine francese, mentre solo il restante 10% da altri paesi dell'Europa mediterranea". (ANSA).
   

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