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Droni per controllo coltivazioni, ecco progetto 'Pegasus'

In Abruzzo. Raccolta dati per migliori scelte agronomiche

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 05 OTT - Sviluppare soluzioni innovative attraverso l'utilizzo di tecnologie avanzate e nuove metodologie, così da rendere più efficiente e sostenibile la produzione agricola: è l'obiettivo di "Pegasus - Agricolture of the future", progetto di carattere nazionale nelle attività sperimentali di Ricerca & Sviluppo nell'Agricoltura 4.0 che prevede l'utilizzo di droni per effettuare rilievi sulle coltivazioni di vite da vino, olivo da olio e frumento duro.
    A guidare l'attività di ricerca è l'Istituto Tecnico Statale Agrario "C. Ridolfi" di Scerni (Chieti), insieme a Netf Drone, al Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (Crea), alla multinazionale Corteva Agriscience, all'azienda Horta (spin-off Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza) e alla società terraSmart. Il progetto - di durata triennale - consiste nell'effettuare rilievi sulle coltivazioni messe a disposizione dall'azienda agraria dell'Ita "C. Ridolfi", con l'utilizzo dei sistemi Uas (Unmanned Aircraft Systems) di Netf Drone. E' previsto l'utilizzo della piattaforma aerea industriale di ultima generazione DJI Matrice 300 RTK, dotata di camera termica e multispettrale MicaSense Altum. Alla fine di ogni missione, con l'ausilio di un innovativo software, si procede con elaborazione, studio e analisi dei dati, contenuti poi in un report in cui sono evidenziati indici di vegetazione e altri valori indispensabili per monitorare lo stato di salute di terreno e coltivazioni.
    I rilievi successivi sono effettuati ogni 15 giorni nelle fasi di maggiore attività vegetativa e ogni 30 giorni nelle fasi di riposo o minore attività vegetativa. Corteva Agriscience si occupa delle analisi chimico-fisiche del terreno, di quella delle foglie e degli ulteriori rilievi in campo, mentre Horta e terraSmart trattano l'implementazione dei sistemi di monitoraggio del suolo, delle piante e del meteo, nonché delle indicazioni dei modelli previsionali. Attraverso l'utilizzo delle diverse tecnologie a disposizione è possibile monitorare in tempo reale i parametri e le variabili capaci d'impattare sulle coltivazioni. Alla luce di quanto rilevato dall'incrocio di tutti i dati raccolti, sono poi effettuate le scelte agronomiche sulle colture. In ogni fase delle attività di ricerca e sviluppo gli studenti mantengono un ruolo attivo, così da accrescere conoscenze e competenze nell'uso delle tecnologie digitali a supporto del settore agricolo. (ANSA).
   

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