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Mulini rupestri fra i tesori della Majella

Pretoro, escursione con il Parco e presentazione libro di Micati

Redazione Ansa

(ANSA) - PRETORO, 23 AGO - Mulini rupestri e capanne in pietra, la 'grotta dell'eremita' e un'area archeologica purtroppo attualmente non fruibile, con la necropoli del Crocifisso dove negli anni '40 furono rinvenuti olle, lance, catene, fibule, un elmo, vasi in bronzo. Pretoro, uno dei 'Borghi più belli d'Italia', nel Parco nazionale della Majella, punta sulle sue eccellenze nell'estate della riscoperta dei piccoli centri. Insieme al Parco, sabato ha accolto escursionisti interessati e disciplinati, tutti con mascherina, sul percorso dei 'mulini rupestri' alla scoperta dell'antico mulino comunale, in occasione della presentazione del libro di Edoardo Micati "Mulini ad acqua della Maiella" nella piazza del paese. Uno studio, spiega il direttore del Parco Luciano Di Martino, "che porta l'autore da un lato ad affrontare l'aspetto ingegneristico di queste 'macchine leonardesche, dall'altro a un'attenta analisi delle fonti storiche e cartografiche di localizzazione di queste strutture che evidenziano con forza 'la risorsa acqua' quale elemento sacro e vitale per le comunità locali". L'entusiasmo di Micati nel raccontare al pubblico le modalità e l'esito delle sue ricerche, tuttora in corso, si ritrova tutto nella sua prefazione al volume: "E' difficile capitare per caso nei pressi di un mulino, soprattutto quando le proprie escursioni si dirigono verso i monti. I mulini si trovano in fondo ai fossi, sulle ripide rive di fiumi, nascosti dalla fitta vegetazione ripariale. Io ero arrivato a una certa età e non avevo mai visto un mulino. Non che ciò mi preoccupasse, anzi non ci pensavo affatto. Ma un giorno capitai dentro un lago di carico di un mulino".
    Pubblicato come n.11 dei Documenti tecnico-scientifici del Parco della Majella, il libro di Micati racconta la storia di mulini censiti in 25 Comuni, dalla costruzione alla manutenzione alla tassa sulla macinazione dei cereali. Nella Valle del Foro, presso Pretoro, in base ai documenti consultati da Micati, i mulini risultano presenti dall'XI secolo.
    "Pretoro ha avuto un picco turistico molto importante in questo periodo, considerando limitazioni e regole da rispettare - dice all'ANSA il sindaco Diego Giangiulli a margine della presentazione del libro - Con la promozione dei percorsi dei mulini rupestri vogliamo far conoscere le nostre peculiarità troppo spesso dimenticate. Abbiamo la riserva naturale della Valle del Foro, alle porte del Parco della Majella, che è un vero tesoro per flora, fauna e archeologia. Ora con il supporto del Parco e facendo rete speriamo tutto ciò possa essere un volano per la nostra economia". (ANSA).
   

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