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Vini d'altura, da Ovidio al futuro

Incontro a Sulmona sulle prospettive per turismo e agricoltura

Redazione Ansa

(ANSA) - SULMONA (L'AQUILA), 14 APR - "Vino d'altura: da Ovidio al futuro": è il titolo dell'incontro che si terrà venerdì 17 aprile alle 17 nella sala conferenze dell'Abbazia di Santo Spirito a Morrone a Sulmona. Ideato dalla Dmc Cuore dell'Appennino coinvolge la Camera di Commercio dell'Aquila, FabbricaCultura e Slow Wine, la guida dei vini di Slow Food Editore. "Andare verso l'alto e verso l'interno si può? Ha anche qualche controindicazione? Quanto possiamo implementare lo sviluppo vitivinicolo dell'entroterra abruzzese, così penalizzato dallo sviluppo economico? Sono alcune delle domande alle quali si cercherà di dare risposte" spiega Anna Berghella, presidente di Fabbricacultura, tra i promotori dell'evento.
    L'idea parte dalla considerazione che il comparto vitivinicolo è una delle poche voci in attivo e che abbraccia agricoltura, alimentare, occupazione, turismo e tutela del territorio.
    Di recente si osserva un fenomeno di spostamento delle vigne dalla costa verso l'entroterra. Interverranno l'assessore all'Agricoltura della Regione Abruzzo Dino Pepe, il viticultore Luigi Cataldi Madonna, il curatore della guida Slow Wine Fabio Giavedoni, Maurizio Odoardi esperto di viticultura, Andrea Di Fabio, direttore generale di Feudo Antico, e Nicola Dragani, presidente enologi d'Abruzzo.
   

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