Abruzzo

Terme di Caramanico, Pd "tutto fermo a un anno fa"

Paolucci 'la Regione ha abbandonato il termalismo abruzzese'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 10 GIU - "Pensare che un settore così importante e strategico della nostra regione come il termalismo, ma soprattutto le tantissime famiglie dei dipendenti e dell'indotto, siano state lasciate nel totale abbandono e indifferenza dalla Giunta regionale, suscita una forte indignazione". Silvio Paolucci, consigliere regionale abruzzese del Pd, commenta così la risposta alla sua interpellanza sulla "Crisi delle Terme di Caramanico" discussa ieri in Consiglio.
    "L'assessore Verì - scrive - ha praticamente ammesso che la situazione delle Terme di Caramanico è ferma a un anno fa e per un settore già in ginocchio per l'emergenza Covid, l'inerzia della Regione può rappresentare il colpo di grazia. La comunità attende da un anno l'applicazione del documento tecnico dell'Azienda Sanitaria Regionale con il quale le Terme potrebbero allargare l'offerta a prestazioni riabilitative; il finanziamento, già deliberato, 1 milione per il secondo lotto delle piscine termali, e il reperimento dei 900 mila euro stanziati dalla legge di stabilità regionale per il finanziamento della L.R.15/2002 per lo sviluppo del settore termale. E' possibile che nelle oltre 20 rimodulazioni di fondi ereditati o nelle recenti leggi regionali (Cura Abruzzo 1 e 2) volte alla ripresa e al rilancio il Termalismo nostrano non è stato mai considerato ? E' possibile che per il settore termale la Regione non investa neanche un euro dei fondi ereditati?". A Paolucci fa eco il gruppo consiliare "Uniti per Caramanico": "Non avremmo mai immaginato che l'indifferenza verso la nostra comunità potesse arrivare a questo livello - dice il capogruppo Mario Mazzocca - In passato abbiamo messo a disposizione la nostra esperienza in questa vertenza per concretizzare il lascito normativo e finanziario della Giunta D'Alfonso sul settore termale, ma la presunzione e l'indifferenza degli attuali assessori competenti non possono che allarmare una comunità ormai stremata. La grave situazione finanziaria che ha interessato la società che gestisce gli impianti termali di Caramanico Terme e Popoli (Pescara), unita all'emergenza Covid e alla difficile applicazione dei protocolli sanitari per l'erogazione delle prestazioni, ci auguriamo non compromettano l'avvio della stagione termale 2020. Le misure che la Regione si era impegnata a predisporre rappresentano la condizione necessaria e sufficiente affinché si possano affrontare gli investimenti necessari da parte del privato per il rilancio di questo settore strategico". (ANSA).
   

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