Abruzzo

Equo Compenso, il 18 Legge in Consiglio

Sospiri,'frutto concertazione,spero sia approvata all'unanimità'

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 17 GIU - Il presidente del Consiglio regionale d'Abruzzo Lorenzo Sospiri ha illustrato in conferenza stampa la Legge sull'Equo Compenso, "Disposizioni in materia di tutela delle prestazioni professionali e di equo compenso", approvata dalla Terza Commissione Consiliare Agricoltura, Sviluppo Economico e Attività Produttive nella seduta del 30 maggio scorso e proposta anche dai consiglieri regionali Pietro Smargiassi e Sara Marcozzi (M5s) e dal presidente della Terza Commissione Emiliano Di Matteo (Lega). Domani la legge sarà in approvazione nella seduta del Consiglio regionale. "Spero ci sia unanimità nell'approvazione di questa legge - ha detto Sospiri - che forse solo in un'altra Regione abbiamo visto approvata ed è frutto del lavoro di sintesi che Di Matteo e gli altri capigruppo di maggioranza hanno voluto fare con i gruppi di opposizione, in particolare con il M5S, con un testo di legge concertato, moderno e utile a tutelare le libere professioni che devono vedersi tutelate nel pagamento delle proprie prestazioni". "Abbiamo seguito un doppio binario di concertazione per questo provvedimento - ha detto il presidente della Terza Commissione Di Matteo - da una parte politico, con la massima condivisione per scegliere un testo unificato ed evitare qualsiasi tensione per la paternità del testo, poi massima condivisione con le categorie professionali e tutti coloro che potrebbero trarre giovamento. Il coinvolgimento è stato massimo, grazie anche alla presenza delle associazioni dei consumatori e del Consiglio delle Autonomie Locali". "Questo Governo regionale in pochi mesi ha dato ampia dimostrazione di concretezza - ha detto il consigliere regionale di FdI Guerino Testa - mettendo nero su bianco ciò che era stato detto in campagna elettorale. La Legge dell'Equo Compenso è una di queste, come la Legge sui Trabocchi, la Rimodulazione dei Fondi per le Province. Tanto lavoro, senza fare proclami, e nell'interesse del cittadino".
   

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