Abruzzo

Asl Teramo, da lunedì ripartono le visite ai degenti

Dopo l'ordinanza del presidente Regione, Marco Marsilio

Redazione Ansa

(ANSA) - TERAMO, 10 GIU - Da lunedì gli ospedali teramani riapriranno alle visite ai degenti. Dopo l'ordinanza del presidente Marsilio questa mattina la direzione strategica dell'azienda sanitaria ha incontrato i direttori dei quatto presidi per mettere a punto le relative modalità operative. Gli accessi dei familiari, secondo quanto predispone l'ordinanza, saranno programmati nell'arco della giornata in modo da evitare assembramenti e sarà nominato un responsabile Covid per ogni reparto a cui i familiari dovranno presentare richiesta entro le 48 ore precedenti dalla data prevista per la visita. Nella richiesta andrà riportato il nome del malato a cui si va a fare visita e l'autocertificazione sul proprio stato di salute, riempiendo un modulo prestampato. Il modulo da riempire è reperibile nelle strutture aziendali di pre-triage e sul sito della Asl (sulle notizie "In primo piano" e nell'area modulistica dedicata agli utenti).
    L'ingresso, che di norma è previsto per non più di un visitatore a degente, sarà approvato dal responsabile Covid del reparto che predisporrà un registro degli accessi giornalieri in un apposito modulo - spiega la Asl - e il visitatore dovrà indossare i dispositivi di protezione individuale, rispettare le precauzioni igienico-sanitarie e il distanziamento sociale. In caso di paziente Covid positivo l'accesso dei visitatori nella stanza in isolamento è previsto solo in caso il malato sia minorenne o in forte pericolo di vita o in altri specifici contesti a rischio di scompenso psichico. In questo caso il visitatore dovrà obbligatoriamente indossare adeguati dispositivi di protezione.
    "Il notevole livello di copertura vaccinale sia fra il personale sanitario che fra la popolazione - dichiara il manager della Asl Maurizio Di Giosia - ha consentito la ripresa delle visite, un aspetto importante dal punto di vista psicologico per tutti coloro che sono costretti a un ricovero e che purtroppo si trovano isolati, senza possibilità di contatto con i propri cari. Ovviamente l'accesso negli ospedali è sottoposto a una serie di misure di sicurezza per garantire la salute di tutti, tenendo presente che l'emergenza Covid non è finita". (ANSA).
   

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