Abruzzo

Valanga sul Sirente, morto un escursionista

Uno dei soccorritori: "Lì troppo tardi, c'era allerta valanghe in un canale"

Foto d'archivio

Redazione Ansa

 È scivolato per diversi metri a ridosso del canale Maiori, sul versante nord del monte Sirente, e poi è stato travolto da una slavina, causata con ogni probabilità dalla sua stessa caduta, e non ha avuto scampo.

È morto così, domenica pomeriggio, il 45enne aquilano Luca Nunzi che, insieme ad altre quattro persone stava affrontando un'escursione a piedi e senza sci su quella che è la cima più alta di un piccolo gruppo montuoso dell'Appennino abruzzese compreso a sua volta nella catena del Sirente-Velino (terzo massiccio per altezza dell'Appennino continentale dopo Gran Sasso e Maiella).

Sono stati i compagni di escursione ad allertare i soccorsi chiamando, poco dopo le 16, la centrale operativa 118 che ha subito inviato sul posto l'elisoccorso. Sul posto, anche il personale del Soccorso alpino e speleologico Abruzzo e del Soccorso alpino della Guardia di Finanza. Calato con il verricello, un tecnico ha individuato l'escursionista travolto, constatandone le condizioni critiche. Il medico, giunto con lo stesso elicottero, ha potuto solo dichiarare il decesso per asfissia, come confermato dalla successiva ispezione cadaverica sulla salma, riconsegnata a valle dal Soccorso alpino.

L'incidente è avvenuto in zona Secinaro (L'Aquila), nei pressi della Valle Lupara. "C'era l'allerta valanghe nel canale", ha dichiarato uno dei soccorritori. Gli altri quattro membri del gruppo sono rimasti illesi, seppur comprensibilmente sotto choc, e sono stati assistiti sul posto. "Sto bene ma sono spaventato - ha detto uno di loro - non potevamo fare nulla".

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