Abruzzo

"Sotto Pelle", la fotografia analogica di Mariachiara Panone

Scatti, sviluppo e stampa in camera oscura. Mostra all'Aquila

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 20 APR - Foto in bianco e nero che portano i corpi fuori dall'ombra, dando loro materia, nel progetto interamente in analogico: "Sotto Pelle. Confessioni di corpi non pre-viste" di Mariachiara Panone, progetto che nasce dall'interrogativo della possibilità di guardare una foto di sé e non vedere la solita immagine che si vede riflessa in uno specchio. La mostra, una trentina di opere, sarà inaugurata all'Aquila domenica prossima, 23 aprile, alle ore 17, nel Laboratorio Radici in via Leosini.
    "Guardando la propria figura, il proprio corpo attraverso lo specchio ci si può vedere e percepire in maniera differente perché a volte si è condizionati dall'idea prevenuta che si ha di sé. Il corpo è la rappresentazione visiva degli individui, è la traccia che racconta una parte della vita di chi lo 'indossa'; la storia di ogni persona insieme alle sue particolarità e caratteristiche". Così l'artista racconta il suo percorso.
    "Ho utilizzato la macchina fotografica analogica eliminando così ogni possibilità di modifica e perfezionismo per catturare la purezza del corpo riportandolo nella purezza della fotografia analogica dove non sei condizionato dal raggiungimento della perfezione, ma devi affidarti e aspettare per il risultato. Con il soggetto si instaura una relazione più intima perché deve affidarsi completamente a ciò che vedo io, non può aggiustare e capire come rendere migliore il suo aspetto o controllarlo.
    'Sotto Pelle' si basa proprio sul lasciarsi andare, perdere il controllo buttando giù i muri e le insicurezze senza dare ascolto alle aspettative o al giudizio che diamo a noi stessi per poi conoscere ogni singolo centimetro di sé, ogni linea ed ogni ombra come se fosse qualcosa di nuovo, più bello, reale, senza aver paura di guardarsi ed accettarsi". (ANSA).
   

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