Abruzzo

Zangrillo,smart working lecito ma nel rispetto dell'utente

Il ministro, nel 2023 700mila dipendenti pubblici a distanza

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 06 FEB - "Quella sullo smart working è una delle domande più ricorrenti da quando sono diventato ministro della Pubblica amministrazione in quanto c'era un sorta di avversione da parte del mio predecessore verso questo strumento".
    Lo ha detto il ministro Paolo Zangrillo in visita all'Aquila per una serie di confronti istituzionali nell'ambito del roadshow "Facciamo semplice l'Italia". "Nel 2022 - ha ricordato Zangrillo - 560mila dipendenti della Pubblica Amministrazione hanno fatto ricorso a questo strumento.
    Le previsioni di cui noi abbiamo disponibilità ci dicono che quest'anno 2023 avremo circa 700 mila dipendenti pubblici faranno ricorso allo smart working".
    "Io combatto questa idea - ha aggiunto - secondo cui la Pubblica amministrazione non può disporre di strumenti di cui dispongono tutte le altre organizzazioni aziendali tutto ciò significa negare che la stessa possa essere una normale amministrazione che funziona come tutte le altre".
    "Bisogna però avere chiara una cosa - avverte il ministro - che il ricorso allo smart working non può e non deve tradursi in un danno nel rapporto con i nostri utenti: cittadini ed imprese.
    Cambia la natura del rapporto di lavoro perché nella sua rappresentazione tradizionale tra datore e dipendente, che è impostato in una logica di controllo. Nello smart working c'è un rapporto di fiducia che si deve consolidare nell'ambito di un piano di lavoro che permetta di valutare i risultati. Se questi sono i presupposti io auspico che ci sia la possibilità di fare ricorso allo smart working come in una qualsiasi organizzazione aziendale". (ANSA).
   

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