Abruzzo

L'Aquila città europea sport, coinvolte 52mila persone

Isidori (Univaq), molti ragazzi non praticano regolarmente

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 13 GEN - Oltre sessanta eventi, con cento associazioni coinvolte e 52mila persone raggiunte. Questi i numeri del bilancio illustrato oggi in occasione del convegno conclusivo relativo a L'Aquila Città europea dello Sport. Nel 2022, il capoluogo è stato designato come riferimento continentale. Il convegno di bilancio ha visto la straordinaria partecipazione di Andrea Lucchetta, ex campione di pallavolo e icona della disciplina.
    Dopo i saluti istituzionali di Pierluigi Biondi, sindaco dell'Aquila, e Flavio Siniscalchi, capo dipartimento del Ministero dello Sport, il professor Francesco Bizzarri, presidente del Comitato organizzativo di Città europea dello Sport, ha tracciato un bilancio, la professoressa Maria Vittoria Isidori dell'Università dell'Aquila ha illustrato le "linee di ricerca e indagine dell'educazione e della didattica inclusiva: il contributo dello sport allo sviluppo sostenibile", Massimiliano Di Liborio, psicologo-psicoterapeuta, presidente dell'Associazione italiana psicologia dello sport e dell'esercizio (Aips) è intervenuto sul tema "Esercizio e sport: una necessità umana?" e una tavola rotonda ha affrontato "L'importanza dell'attività motoria in ambito scolastico e nello sviluppo dell'adolescente".
    Secondo un''indagine condotta tra dieci scuole del territorio, solo il 52% dei ragazzi tra i 3 e i 17 anni pratica uno sport con continuità (dato in linea con il rapporto Istat 2021) in un sistema messo a dura prova dalle restrizioni legate alla pandemia che spesso non hanno tenuto conto dei benefici psicofisici dell'attività sportiva.
    "Un focus - ha spiegato la professoressa Isidori - anche su questo periodo recente segnato da transizione da un contesto didattico in presenza a uno virtuale, sempre a causa delle restrizioni degli ultimi due anni. Questo ha condotto a un ripensamento della progettazione didattica, dell'educazione motoria e dell'educazione fisica, e alla messa in gioco di strategie di apprendimento motorio sinora poco sperimentate.
    Comunque si è assistito a una riduzione di attività sportive aggregative". (ANSA).
   

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