(ANSA) - PESCARA, 09 SET - "L'Automotive in Abruzzo potrà
fare leva su alcune opportunità specifiche che caratterizzano il
territorio". È l'analisi del presidente di Confindustria Chieti
Pescara, Silvano Pagliuca, in merito alle problematiche legate
alla transizione dall'endotermico all'elettrico, in una filiera
che rappresenta il primo settore produttivo regionale.
"Il comparto in Abruzzo - sottolinea Pagliuca - produce l'11%
del Pil, vale 8 miliardi di fatturato, conta 25mila addetti e
rappresenta il 55% dell'export regionale".
Allo stato attuale "il sistema imprese è impegnato nel
contribuire a raggiungere gli obiettivi climatici di Parigi con
una drastica riduzione delle emissioni di gas serra del 55% fino
al 2030 e la piena neutralità climatica entro il 2050 - ricorda
Pagliuca -. Lo stop in Europa alla vendita di tutte le auto a
motore endotermico prevista per il 2035 assieme alla attuale
crisi energetica e alla scarsità dei componenti, unito
all'aumento dei costi delle materie prime e al rafforzamento del
dollaro, stanno creando situazioni di stallo. Servono soluzioni
condivise". Preoccupazione espressa, dunque, sulle ripercussioni
dei costi energetici e nelle materie prime. "Si sono innescati -
spiega Pagliuca - sottodimensionamenti produttivi delle
industrie energivore e le aziende non sono in grado nemmeno di
pianificare il lavoro, a causa di aumenti vertiginosi delle
materie prime". Il problema del costo energetico ha superato
quindi di gran lunga l'impatto del costo del personale sui
bilanci delle imprese. Secondo Pagliuca, soluzioni energetiche a
costi ragionevoli sono "attuabili ma ancora bloccate dalla
burocrazia".
Tra le strategie suggerite, il far leva su una politica
industriale per la transizione produttiva con attrazione di
investimenti e sburocratizzazione, oltre che investimento sulla
formazione del personale. Si chiedono anche politiche fiscali
adeguate. In merito alle risorse sul territorio, in Abruzzo
viene rilevata la possibilità di far leva sulle competenze degli
addetti, ancora superiore a quella estera, oltre a scenari di
rinnovamento del prodotto che possono attrarre nuovi
investimenti, come le gigafactory (fabbriche di batterie agli
ioni di litio e componenti). (ANSA).
Automotive:Confindustria Abruzzo,strategie verso transizione
Forte impatto su bilancio e produzione rincari energia e materie