Abruzzo

Bimba travolta da altalena: vescovo, domande sulla sua morte

Redazione Ansa

(ANSA) - AVEZZANO, 03 SET - "È molto forte in questo momento il desiderio di fare silenzio perché solo il silenzio è il linguaggio del dolore, le uniche parole che salgono dal cuore davanti alla bara di Alessia sono delle domande. Domande sulla sua morte, sul perché il male si sarebbe accanito con tanta ferocia. Sul perché e sul cosa si sarebbe potuto fare per evitarlo". Sono le parole del vescovo dei Marsi, monsignor Giovanni Massaro - come riporta il sito informativo Marsicalive.it - che ha celebrato il funerale di Alessia, morta a 12 anni nel parco dell'oratorio, travolta, mercoledì scorso, dall'altalena sulla quale stava giocando.
    "Una domanda - ha aggiunto il vescovo -: come può essere possibile un evento così tragico senza perdere l'amore della vita? Non è questa ferita troppo dolorosa per le nostre forze, lo strazio che proviamo troppo forte? Davanti a una vita spezzata a 12 anni viene solo da piangere. Si è orfani se si perdono i genitori, si è vedovi se si perde il coniuge. Non c'è parola che descrive quando si perde un figlio. Perché le parole non sono capaci di esprimere questo dolore".
    "Alessia l'ho vista in foto - ha sottolineato - ed è bella e a detta di tutti disponibile, brava e pronta ad aiutare i compagni. In parrocchia si trovava bene ed era legata a don Antonio, che per lei era il prete più bravo. Noi dobbiamo avere la forza di bussare alla porta del Vangelo per recuperare un po' di speranza".
    Secondo il vescovo "per noi la morte è una sconfitta irreparabile, solo colui che è morto può darci delle speranze per una morte come quella di Alessia. Cristo ha conosciuto e accettato il cammino della morte perché la nostra morte, la morte della piccola Alessia possa avere una speranza".
    "Voi genitori - ha detto ancora - nella veglia pasquale del 2015, siete diventati figli di Dio. La fede può aiutarci ma è necessario rimanere uniti. Tutta la gente della Marsica che ben conosce la sofferenza si è stretta intorno a mamma Eda e papà Petrit, ora carissimi uniamoci e preghiamo insieme. Non dividiamoci perché la divisione non aiuta. Voi genitori continuate a custodire l'amore per la vita".
    "Sono rimasto colpito dalla vostra compostezza - ha aggiunto il vescovo - e oggi abbiamo bisogno che voi diciate a noi che non bisogna perdere la speranza per la vita. Il ricordo di Alessia vi spinga ad amare ancora di più e a comprendere meglio le angosce e le sofferenze". (ANSA).
   

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