Abruzzo

Papa all'Aquila: Petrocchi, testimonia tenerezza Papa-Papà

Cardinale e arcivescovo:primo aprire Porta Santa dopo 728 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 04 GIU - "Dopo la Istituzione della Perdonanza, decretata da Celestino V, Papa Francesco è il primo Pontefice che, dopo 728 anni, apre la Porta Santa. L'attesa fedele e tenace degli Aquilani, che si è prolungata nei secoli, approda felicemente al suo compimento". Così l'arcivescovo metropolita dll'Aquila, il cardinale Giuseppe Petrocchi, sulla vista di Papa Francesco all'Aquila il prossimo 28 agosto nel giorno per l'apertura della Porta Santa durante la Perdonanza celestiniana. Nel comunicare "con immensa gioia, che il Santo Padre ha confermato la Sua Visita a L'Aquila", Petrocchi in una nota spiega che "questa scelta rappresenta un gesto di predilezione verso la nostra Chiesa e la nostra Città, ancora più prezioso se si tiene conto dei Suoi pressanti impegni pastorali e di alcuni dolorosi problemi di salute" "La presenza del Successore di Pietro - continua Petrocchi - conferirà, a questo evento, una portata planetaria: la Porta Santa della Perdonanza verrà aperta non solo ai pellegrini che accorreranno numerosi, ma sarà spalancata sul mondo intero. Speriamo che tutti i Popoli, specie quelli lacerati da conflitti e da divisioni interne, possano varcarla, idealmente, e ritrovare le vie della solidarietà e pace".
    "La spiritualità e la cultura della Perdonanza incontrano pienamente i valori della Misericordia intensamente promossi da Papa Francesco nel Suo ministero universale: il Suo pensiero teologico come la Sua sensibilità, sacerdotale e umana, sono centrati sull'Amore del Padre che, in Cristo crocifisso e risorto, va incontro ai peccatori e accoglie coloro che soffrono, per riscattarli e offrire una Vita nuova, che li rende davvero figli di Dio e fratelli tra di loro". Petrocchi invita alla "mobilitazione generale" per preparare al meglio "questo incontro straordinario", ringraziando Papa Francesco: "A nome della nostra Gente - crocifissa da tre sismi devastanti e dalla calamità pandemica - esprimo un grazie, a cuore pieno, a Papa Francesco: che ancora una volta testimonia, nei nostri confronti, la compassione e la tenerezza di un Papa-Papà!". (ANSA).
   

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