Abruzzo

Ambiente, ok a raddoppio depuratore Punta Penna nel Vastese

Da 30 a 60mila abitanti equivalenti.Campitelli:buone pratiche PA

Redazione Ansa

(ANSA) - VASTO, 31 MAG - Il depuratore di Punta Penna ha raddoppiato la sua potenza da 30mila a 60mila abitanti equivalenti, con i lavori in anticipo rispetto ai tempi stabiliti e un risparmio di risorse: collaudato a marzo, è pronto a entrare in funzione per risolvere i problemi di Vasto (Chieti) e del suo territorio, in particolare nell'imminente stagione estiva. Ad annunciarlo i vertici dell'Arap, Agenzia regionale per le attività produttive, braccio operativo della Regione Abruzzo, che ha avuto il ruolo di soggetto attuatore.
    Dopo il completamento dei lavori da parte dell'azienda Faver e il collaudo, il depuratore è stato riconsegnato alla società pubblica del ciclo idrico integrato Sasi ed è pronto a entrare in servizio nell'agglomerato industriale di Punta Penna (Chieti), ma soprattutto di gran parte della città di Vasto: era stato realizzato dal Consorzio Industriale negli anni '80 con i principali interventi affidati alle imprese Degremont e Galva. "E' importante e strategico potenziare un impianto del genere, sicuramente all'avanguardia negli anni '80, ma che con industrializzazione, crescita demografica ed espansione della città a un certo punto non è più riuscito a soddisfare le esigenze - spiega l'assessore regionale al ramo Nicola Campitelli - Spendere meno e finire prima credo sia l'identikit ideale di un'opera pubblica. La maggior parte delle volte purtroppo non è così. Portare a casa un risultato del genere significa dare quel giusto contributo per aumentare la qualità di vita dei vastesi e di un intero territorio". "Il raddoppio da 30mila a 60mila abitanti equivalenti diventa realtà - sottolinea il presidente Arap Giuseppe Savini - L'impianto doveva essere potenziato, molti, a monte di questa attività, hanno dimenticato che si rischiava una pesante procedura di infrazione. Poi c'è il tema del recupero dell'acqua. Non solo per finalità civili, ma anche e soprattutto per la parte industriale. Sui temi transizione ecologica e circolarità, rientra il rafforzamento degli impianti da un punto di vista sia civile che delle imprese". (ANSA).
   

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