Abruzzo

Bonus psicologi, Ordine Abruzzo, buono strumento ma non basta

Presidente Perilli, è soluzione tampone, ma serve vera riforma

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 29 MAG - "Uno strumento d'emergenza, una soluzione tampone, ma la strada da seguire è un'altra: avere strutture pubbliche dotate di dipartimenti di psicologia, con tanti psicologi al loro interno. In tal senso il settore pubblico ha bisogno di una vera e propria riforma". Così il presidente dell'Ordine degli psicologi della regione Abruzzo, Enrico Perilli, commenta con l'ANSA il decreto che attiva il 'bonus psicologico', sottolineando che anche nelle quattro province, prima con la pandemia e poi con la guerra, è aumentato il ricorso agli psicologi e alla psicoterapia.
    "Anche in Abruzzo - sottolinea - c'è stato un aumento significativo delle problematiche legate a tre grandi blocchi: problematiche depressive, problematiche ansiose e fobiche e disturbi dell'alimentazione. In passato c'era una forte crisi nel settore della psicologia intesa soprattutto come attività libero professionale, momenti caratterizzati da una grande offerta e da una domanda poco consolidata".
    "In poco tempo - evidenzia Perilli - la richiesta è cambiata.
    Sicuramente per effetto della pandemia prima e della guerra dopo, ma non solo. Ad esempio, anche dopo il terremoto c'è stato un maggiore ricorso agli psicologi. Si è capito che la psicoterapia non è un bene di lusso e non è qualcosa 'per i matti'. La società, d'altronde, è sempre più competitiva, sempre più escludente e c'è stato anche un cambio generazionale.
    Abbiamo assistito a uno sdoganamento dal punto di vista culturale".
    "Oltre ai tre blocchi depressione, ansia, disturbi alimentari - prosegue - c'è un aumento dei fenomeni legati al narcisismo e aumentano anche i comportamenti paranoidei, amplificati dalla guerra, che rende i cittadini privi di strumenti di interpretazione. Altro problema che registriamo anche in Abruzzo - conclude il presidente dell'Ordine degli psicologi - è quello del disagio adolescenziale, che si esprime in molti modi: bullismo, autolesionismo, ritiro sociale, comportamenti devianti. All'origine di tali fenomeni c'è la cosiddetta liquidità della società". (ANSA).
   

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