Abruzzo

Giustizia: Peretti, riforme inutili senza nuovi magistrati

'Adeguare numero ai tempi correnti per smaltire contenzioso'

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 10 APR - "Senza un numero realmente adeguato ai tempi correnti di magistrati non può esservi una giurisdizione tempestiva per smaltire l'enormità del contenzioso e dare risposta alla domanda di giustizia". A sottolinearlo è il presidente della Camera Civile dell'Aquila, Carlo Peretti, che invoca un aumento dei magistrati per risolvere il problema delle pendenze nelle cause.
    "In Italia - spiega all'ANSA - sono troppe le normative primarie, regionali, comunitarie. Questo genera ulteriore contenzioso, congestiona l'apparato della giustizia a cui si sovrappongono orientamenti giurisprudenziali a volte ondivaghi e confliggenti tra loro. Si possono fare tutte le riforme che si vogliono, ma se il numero dei magistrati non aumenta - sono circa tremila i magistrati togati di cui molti fuori ruolo - il contenzioso rimane altissimo. E proprio su tale questione di fondo sarà incentrato il dibattito dell'8/o Congresso Nazionale delle Camere Civili d'Italia che si svolgerà a Rimini nei primi giorni di maggio".
    "La tesi, poi per cui in Italia l'enorme carico dell'arretrato è imputabile al numero abnorme degli avvocati (oltre 220 mila) - prosegue - è una comoda congettura. È come sostenere in termini numerici che 'più sono i medici, più sono gli ammalati'. I giovani, a meno che non siano figli di avvocati, iniziano la professione senza capitali, senza clientela, senza welfare, obbligati al versamento dei contributi previdenziali e a provvedere ad altri adempimenti come la stipula di onerose polizze assicurative. La crisi economica, la pandemia e la guerra, poi, non aiutano anzi acuiscono le difficoltà tanto che molti giovani professionisti chiedono di cancellarsi dagli Albi, cercando altre occasioni di lavoro".
    (ANSA).
   

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