Abruzzo

Crisi idrica: ecco pdl regionale 2012 per attuare referendum

Proposta elaborata da Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 23 GEN - Ridefinizione degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) in base ai bacini idrografici, istituzione di un Fondo regionale per il diritto all'acqua che garantisse a ciascun individuo il minimo vitale giornaliero di 50 litri, pubblicazione obbligatoria dei dati sulla qualità dell'acqua, trasparenza e partecipazione. Sono alcuni dei contenuti della proposta di legge regionale sul servizio idrico elaborata dal Forum abruzzese dei movimenti per l'acqua che coinvolgeva all'epoca tantissime associazioni che si erano mobilitate in Abruzzo per il referendum sull'acqua pubblica.
    La proposta, presentata nell'ottobre del 2012, voleva essere l'espressione della volontà ''dei 600mila abruzzesi che il 12 e 13 giugno del 2011 avevano votato per l'acqua come bene pubblico e non economico". "La legge regionale in vigore - avevano sottolineato all'epoca gli esponenti del Forum - è tutta basata sullo stesso articolo abrogato dal referendum".
    L'obiettivo dichiarato dai proponenti era quello di "far si' che sull'acqua si attivasse un percorso di compartecipazione": la proposta di legge venne inoltrata alle parti sociali, ai consiglieri e ai gruppi consiliari della Regione, all'allora governatore Gianni Chiodi, al presidente del Consiglio Regionale, Nazario Pagano, all'assessorato e alle commissioni di riferimento, in attesa di un confronto che non si è poi concretizzato. (ANSA).
   

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