Abruzzo

A24-A25, Cna-Fita 'su aumento pedaggi servono risposte rapide'

"Incomprensibile stallo trattative. E blocchi a prime nevicate"

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 14 DIC - "Chiediamo risposte rapide, non vorremmo che alla fine a pagare il conto siano le imprese di autotrasporto e tutti quelli che viaggiano lungo A24 e A25": così la presidente di Cna-Fita Abruzzo Luciana Ferrone interviene sulla situazione delle arterie gestite da Strada dei Parchi, che "sta diventando giorno dopo giorno sempre più grave, tra obbligatorie riduzioni di velocità, deviazioni o scambi di carreggiate, con l'aggiunta che alle prime nevicate si chiude l'accesso ai mezzi pesanti costringendo gli autisti a interminabili attese ai caselli, come accaduto lo scorso sabato".
    Queste le principali emergenze del mondo dell'autotrasporto, secondo Cna-Fita, "almeno per quel che riguarda i collegamenti con la Capitale: emergenze sulle quali la categoria è pronta a mobilitarsi": le dimissioni del Commissario Gentile, le mancate risposte del Ministero dei Trasporti agli amministratori locali, l'incapacità delle parti di trovare un accordo su un Piano Economico Finanziario sostenibile ambientalmente, che metta in sicurezza le arterie che collegano Lazio e Abruzzo, ponendo fine alla triste telenovela sul rischio aumento pedaggi. Una storia che da troppi anni caratterizza il mese di dicembre, lasciando le imprese del trasporto nell'incertezza sui costi da sostenere per svolgere il proprio lavoro".
    Aggiunge il responsabile regionale di Cna-Fita Abruzzo, William Facchinetti, che "l'approvazione del nuovo PEF, dopo diversi ministri, sottosegretari e commissari straordinari che si sono succeduti ai tavoli delle trattative con il concessionario, non sembra essere ancora prossima". Prosegue la presidente Ferrone: "Lungi da noi intervenire nel merito di una trattativa che percepiamo delicata, ma non possiamo continuare a operare tra l'incudine rappresentata dai problemi della sicurezza di persone e dei mezzi, e il martello di un aumento delle tariffe dei pedaggi ben superiore al 30%: e non sarà la proroga di qualche mese a cambiare la sostanza delle cose, se non si pone mano ai nodi strutturali della vicenda. Per questo rivolgiamo un appello a tutti i soggetti coinvolti, affinché con senso di responsabilità, efficienza e trasparenza agiscano velocemente per risolverli". (ANSA).
   

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