Abruzzo

Covid: Asl Teramo, in 220 curati anticorpi con monoclonali

Su pazienti over 65 e con problemi sanitari

Redazione Ansa

(ANSA) - TERAMO, 07 DIC - Sono più di 220 pazienti quelli trattati con gli anticorpi monoclonali alla Asl di Teramo: la stretta interazione, messa in atto dall'azienda, fa sapere la Asl, fra ospedale e territorio ha portato a risultati eccellenti. E' stata creata una fitta rete - che vede collaborare l'Ucat, le Usca, il reparto di Malattie infettive del Mazzini e la Rsa di bivio Bellocchio-- grazie alla quale vengono "intercettati" subito i pazienti positivi da avviare alla terapia.
    "Grazie a questo sistema - spiega il direttore generale Maurizio Di Giosia - individuiamo subito i malati di Covid che si possono sottoporre a terapia con gli anticorpi monoclonali ed evitiamo che la malattia si possa manifestazione in maniera più grave, assicurando una più veloce guarigione. Da una parte dunque proteggiamo i malati evitando che le loro condizioni si aggravino, progredendo verso forme più severe che richiedono il ricovero, dall'altra evitiamo un alto numero di accessi negli ospedali e non saturiamo i Pronto soccorso. Tutto questo è possibile, ovviamente, grazie a un impegno importante del personale medico e paramedico delle Malattie infettive e della Rsa di bivio Bellocchio e con il supporto della Pneumologia Covid diretta da Stefano Marinari".
    Il meccanismo messo a punto è questo: ogni giorno l'Ucat invia alla sede Usca di Giulianova l'elenco dei positivi, e all'Usca ci sono medici formati che valutano i malati. Quelli che hanno criteri di eleggibilità vengono chiamati e viene loro proposta la terapia. Gli anticorpi monoclonali sono utilizzabili, infatti, su pazienti che devono avere una serie di requisiti: intanto devono essere over 65 e poi devono avere una patologia di tipo cardiovascolare, o polmonare, o neurologica o nefrologica, solo per fare degli esempi. (ANSA).
   

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