(ANSA) - CAMPOBASSO, 22 NOV - Passo avanti per la candidatura
a Patrimonio immateriale dell'Unesco per la 'Cerca e cavatura
del Tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali' con
il parere positivo espresso dall'Organo di valutazione
dell'Unesco. Notizia accolta positivamente a San Pietro Avellana
(Isernia), paese dell'Alto Molise ricco di tartufi, e dal
sindaco Simona De Caprio, vice presidente dell'Associazione
Città del Tartufo. Il percorso, iniziato nel 2013, è stato
seguito e implementato dalla partecipazione diretta e costante
della vasta comunità che si identifica nell'elemento, una rete
interregionale nazionale composta da singoli tartufai, libere
associazioni, soggetti riuniti in gruppi associati nella
Federazione nazionale associazioni tartufai italiana (Fnati) e
dall'Associazione nazionale delle Città del Tartufo ( Anct) come
rete istituzionale che raggruppa i territori tartufigeni. La
comunità proponente la candidatura, appreso il parere positivo
espresso dall'Organo di Valutazione dell'Unesco, "esprime
soddisfazione per questo ulteriore passo avanti verso il
riconoscimento della propria tradizione culturale nella lista
del Patrimonio immateriale e rimane in attesa che queste
valutazioni tecniche positive trovino conferma nell'iscrizione a
seguito della riunione del Comitato intergovernativo che si
terrà a Parigi dal 13 al 18 dicembre".
"L'iscrizione - sottolinea De Caprio - comporterà un sempre
maggiore impegno della comunità sia nella diffusione dei
principi della Convenzione 2003 che nella divulgazione e
rivitalizzazione dell'elemento a garanzia della trasmissione
alle giovani generazioni di buone pratiche rispettose della
natura, degli animali e dei detentori e praticanti un'attività
millenaria. Solo attraverso il rispetto di questi ambiti -
termina - i territori italiani coinvolti potranno vedere
concretizzarsi positive ricadute in ambito di benessere sociale
delle comunità più largamente intese". (ANSA).
Tartufi, primo sì da Unesco per cerca e cavatura
Sindaco S.Pietro Avellana,per candidatura patrimonio immateriale