Abruzzo

Mostre: inaugurata 'Vento barocco' a Chieti

Iniziativa della Fondazione Banco di Napoli, esposte 29 tele

Redazione Ansa

(ANSA) - CHIETI, 14 OTT - È stata inaugurata oggi a Chieti nei saloni di palazzo de Mayo, sede della Fondazione Banco Napoli che l'ha portata e voluta, la mostra dal titolo "Vento Barocco - La forma dell'invisibile", composta da 29 tele e una tavola, che si sviluppa dentro la forza simbolica e storica del vento barocco che attraversa l'Europa a partire dai primi decenni del Seicento. La mostra resterà aperta fino al 9 gennaio 2022.
    Una mostra che va dalla Napoli di Sellitto, Vaccaro, Stanzione, Giordano, Solimena alla Roma di Manfredi, Gramatica, Farelli e Maratta. Dalla Toscana di Vanni e Marinari al Veneto di Carpioni, Lot, Liberi, Zanchi fino ai nordici di Francia come Le Brun e Vouet e ai Fiamminghi De Haen e van Honthorst , un percorso fra dipinti di assoluto valore e di grande significato, sia dal punto di vista della vicenda compositiva che del protagonismo storico artistico degli autori interessati.
    Il progetto è curato dalla Fondazione Meeting del Mare C.R.E.A. ovvero Cultura Religioni e Arte, presieduta da don Gianni Citro. "La Fondazione Banco di Napoli non vuole solo conservare la memoria, ma contribuire a crearla, sostenendo e organizzando mostre e attività culturali che siano in grado di lasciare il segno sui territori in cui vengono realizzate - ha detto la presidente Rossella Paliotto. La mostra rappresenta proprio una di queste produzioni espositive capaci, per ricchezza e qualità, di fare la differenza sul territorio abruzzese. Questo "Vento Barocco" arriva come puro ossigeno dopo quasi due anni difficilissimi di distanziamento e di pandemia, donando una concreta testimonianza di speranza, creatività e rinnovato ottimismo per il prossimo futuro".
    Don Gianni Citro, parroco di Marina di Camerota, ha definito la mostra un potente percorso di bellezza. "Significa - ha spiegato - che la bellezza è un 'energia vitale, non è una velleità, è una dimensione dello spirito prima ancora che essere una dimensione del corpo o delle cose e che una società in cammino verso una dimensione autenticamente evolutiva". (ANSA).
   

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