Abruzzo

Strada Parco, Tar accoglie sospensiva su via libera a filobus

Ricorso presentato da Comitato cittadini.Udienza merito 14/10/22

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 29 SET - Il Tar l'Abruzzo - sezione staccata di Pescara ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento con cui il ministero della Infrastrutture e della Mobilità sostenibile aveva dato il via libera al passaggio del filobus sulla cosiddetta 'strada parco' che collega Pescara e Montesilvano (Pescara). I giudici amministrativi hanno infatti accolto il ricorso presentato dal Comitato 'Strada Parco Bene Comune', realtà costituita dai cittadini che da anni si battono a tutela dell'ex tracciato ferroviario. L'udienza di merito è stata fissata per il 14 ottobre 2022.
    Il Tar si sofferma, tra l'altro, sugli aspetti ambientali e della sicurezza stradale. Nel ricordare che "sono stati sostituiti gli originari mezzi a guida magnetica con quelli a guida manuale", i giudici sottolineano che "le segnalate modifiche antropiche intervenute e le oggettive difficoltà e pericoli (aumentati dopo la scelta di un mezzo a controllo manuale e la modifica dei marciapiedi) non appaiono pienamente risolti specie in materia di sicurezza degli attraversamenti pedonali".
    Nell'ordinanza viene inoltre ricordato che "la stessa Amministrazione ammette che tale percorso ormai non ha più le caratteristiche di un vecchio tracciato ferroviario, e quindi appare poter continuare a creare irragionevolmente più occasioni di pericolo rispetto alla gran parte del restante tragitto complessivo, in cui i filobus passeranno comunque su strada ordinaria come dei normali autobus, nel traffico cittadino".
    I giudici Paolo Passoni (presidente), Renata Emma Ianigro (consigliere) e Massimiliano Balloriani (consigliere, estensore), scrivono poi che "lo stesso interesse pubblico dell'Amministrazione, vista comunque la già lunga durata complessiva del procedimento amministrativo in questione, appare meglio tutelato rinviando al definitivo accertamento giurisdizionale la realizzazione di opere che viceversa resterebbero, in caso di soccombenza, non utilizzate e da demolire". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it