Abruzzo

Gaspari:Di Biase, il 'gasparismo'? Sviluppo in Abruzzo

Ex consigliere Dc comune Pescara:Remo al servizio abruzzesi

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 10 LUG - "Il gasparismo? Ha portato sviluppo e benessere in Abruzzo, attraverso la maniacale attenzione nei confronti delle persone e per la risoluzione dei problemi del territorio ma con progetti concreti e con programmi fattibili, non in maniera contingente o parziale". Ad analizzare la vita politica e il lungo periodo di leadership abruzzese di Remo Gaspari, più volte ministro ed ex vice segretario nazionale della Dc, a 100 anni dalla nascita e a 10 dalla morte, è un suo delfino, Licio Di Biase, più volte consigliere comunale e assessore nel Comune di Pescara prima della Dc e poi di partiti centristi.
    "Il grande impegno di Gaspari - continua - si è tradotto in infrastrutture e industrializzazione per la nostra terra, grazie a queste azioni l'Abruzzo uscì dal novero delle regioni meno ricche e sviluppate per entrare tra quelle del centro nord".
    Di Biase, 64 anni, laureato in storia, è tra coloro che hanno messo in campo eventi e manifestazioni, tra cui un annullo filatelico (dal primo al 19 luglio), per ricordare Remo Gaspari a 100 anni dalla nascita e a 10 dalla morte. "Le sue scelte - spiega ancora - hanno fatto sviluppare l'Abruzzo con una importante politica infrastrutturale e di industrializzazione, da fine anni '70 si sono realizzati porti, interporti e aeroporti. Sono stati promossi investimenti sul territorio con la nascita di grandi aziende che hanno dato lavoro a migliaia di abruzzesi, sono state realizzate università pubbliche, fino a quel momento erano private, che oggi attraggono studenti in Abruzzo".
    Di Biase è stato un uomo molto vicino a "Zio Remo", tra l'altro autore di un libro dopo un anno dalla morte. "Su chi era Remo Gaspari ho scritto in libro un anno dopo la sua scomparsa: mi sono confrontato molte volte con lui e credo che la sua figura possa essere riassunta con il titolo 'la politica come servizio e al servizio dell'Abruzzo e degli abruzzesi'".
    L'ex consigliere comunale di Pescara ricorda i tratti umani e politici del personaggio: "Era un uomo di una disponibilità incredibile, riceveva anche il sabato, la domenica, lavorava in continuazione quasi con spirito missionario nei confronti degli altri e delle idee degli altri, poi è chiaro che faceva le battaglie che conduceva con capacità e decisione. Ma era un grande mediatore e ricucitore che comunque rispettava le idee degli altri. Ricordo che in occasione di una spaccatura in seno alla Dc tra sinistra ed area dorotea, Gaspari si schierò con i pontieri per evitare la divisione".
    "Ci rendiamo conto ancora una volta oggi di quello che ha fatto Gaspari per la nostra regione questo protagonista non solitario che andava ripetendo che i risultati per la sue terra arrivavano perché aveva una squadra - continua Di Biase il quale sottolinea che "l'idea di ricordare a 100 anni dalla nascita e a 10 dalla morte un uomo che ha fatto la storia e lo sviluppo dell'Abruzzo è nata, circa quattro mesi fa, parlando con gli amici Nino Germano e Renzo Gallerati: confrontandoci anche con gli altri, tra cui il figlio Lucio, mano a mano è venuto fuori un programma con convegni, incontri alla presenza di Cirino Pomicino, Mastella e Gianni Letta, e un annullo filatelico".
    "Non ci aspettavano questo riscontro volevamo solo ricordarlo, dalla grande partecipazione è emerso che l'affetto, la stima e la riconoscenza non si sono affievolite ma cresciute - conclude Di Biase. (ANSA).
   

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