Abruzzo

Soccorso alpino, sonar Recco in Abruzzo, prima Regione Appennino

Rilevatore da elicottero per ricerca dispersi in montagna

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 06 LUG - L'Abruzzo è la prima regione appenninica a dotarsi del sonar RECCO per la ricerca di persone disperse in montagna. Un obiettivo condiviso con tutte le istituzioni che compongono il tavolo sulla sicurezza in montagna all'indomani della tragedia del monte Velino in cui, nel gennaio scorso, persero la vita quattro escursionisti di Avezzano travolti da una valanga. Oggi la presentazione della nuova dotazione strumentale, a L'Aquila a Palazzo Silone, presenti il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, l'assessore a Bilancio e Aree interne, Guido Quintino Liris, il presidente del Soccorso alpino (Cnsas) Abruzzo, Daniele Perilli, e il direttore dell'Agenzia di Protezione civile, Mauro Casinghini.
    Il rilevatore Recco, trasportato da un elicottero, può individuare un segnale a 80 metri di distanza; ma anche il rilevatore leggero, che si usa a mano, ha una portata importante. Il sistema svedese non è un'alternativa all'ARTVA, il trasmettitore che consente a chi lo indossa di essere individuato sotto la neve e di cercare un compagno di escursione sepolto. Molti modelli recenti di ARTVA includono un'antenna Recco e facilitano il ritrovamento di scialpinisti o escursionisti anche attraverso il sistema svedese. Il rilevatore è un trasmettitore-ricevitore che emette un segnale direzionale da un'antenna. Se il segnale colpisce un riflettore, viene ritrasmesso verso il rilevatore e convertito in impulso audio il cui volume è proporzionale all'intensità del segnale. Il segnale passa facilmente attraverso aria, neve asciutta e ghiaccio.
    L'acqua liquida, invece, lo assorbe. Nelle stagioni calde, quando la neve è bagnata, la portata del rilevatore diminuisce.
    "In Italia - ha detto Marsilio - esistono tre rilevatori Recco SAR da elicottero, con base ad Aosta, a Trento e a Bolzano. Avere a disposizione il sonar Recco è una grande risorsa per l'Abruzzo, dopo Valle d'Aosta e Trentino. Da oggi abbiamo a disposizione questo importante strumento che consente la ricerca di persone sia sotto la neve sia in superficie, per una maggiore sicurezza e prevenzione tra le nostre montagne" .
    (ANSA).
   

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