Abruzzo

Lavoro: Cgil, in Abruzzo e Molise a rischio 15 mila posti

Nel 2020 numero occupati scende dell'1,87% e del 3,01%

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 01 GIU - "La mancata proroga del blocco dei licenziamenti oltre il 30 giugno, tra l'altro, rischia di creare una catena di licenziamenti anche per tanti lavoratori assunti con contratti a tempo indeterminato. Possiamo stimare in Abruzzo che il termine del blocco dei licenziamenti possa portare ad una perdita di posti di lavoro superiore alle 12.000 unità al quale si potranno aggiungere oltre 3.000 posti di lavoro bruciati in Molise. Un disastro sociale che deve essere scongiurato in ogni modo". A lanciare l'allarme è il segretario di Cgil Abruzzo e Molise, Carmine Ranieri.
    "Nonostante il blocco dei licenziamenti - spiega - il numero degli occupati in Abruzzo nell'ultimo trimestre 2020 rispetto al quarto trimestre 2019 ha visto un calo di 9.344 unità pari a -1,87%, dato tra i più critici delle regioni del mezzogiorno dove peggio dell'Abruzzo ci sono sono solo Molise e Sardegna. In Molise, infatti, il dato occupazionale è ancora più preoccupante: nel 2020 sono andati in fumo 3.280 posti di lavoro rispetto al 2019, con una flessione del 3,01%; ancora più consistente è stato il calo registrato nel quarto trimestre 2020: 9.320 occupati in meno, pari al -8,38%".
    "I dati sul lavoro - sostiene Ranieri - parlano chiaro: la crisi Covid si è abbattuta sui contratti a termine e sulle altre forme di precariato. Il 2020, secondo le ultime elaborazioni dell'Istat e del ministero del Lavoro, si è chiuso con 1,4 milioni di contratti temporanei scaduti e non rinnovati. Dunque il tema deve essere quello di disincentivare l'utilizzo del precariato e di incentivare il lavoro stabile a tempo indeterminato". (ANSA).
   

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