Abruzzo

'Non toccare i piccoli di capriolo!'Allarme da Parco Maiella

Veterinario 'la madre è vicina, al pascolo.Non sono abbandonati'

Redazione Ansa

(ANSA) - SULMONA, 06 MAG - L'unico comportamento da tenere quando ci si imbatte in un piccolo capriolo accucciato nell'erba è allontanarsi discretamente per creare meno disagio possibile al piccolo e alla madre che sicuramente si trova nelle immediate vicinanze, impegnata a pascolare prima di tornare ad allattare il cucciolo. E' quanto raccomanda di fare il Wildlife Research Center del Parco nazionale della Maiella, insieme al Reparto Carabinieri del Parco, sempre a disposizione per prestare soccorso alla fauna selvatica. Può capitare, in questo periodo e almeno fino a fine maggio, spiega il veterinario del Parco, Simone Angelucci, di imbattersi in piccoli caprioli durante le passeggiate nei campi, ma è importante sapere che "nelle prime settimane di vita, il piccolo non ha ancora sviluppato il senso del pericolo né l'istinto di fuga. Alla vista di esseri umani resta immobile, non ha reazioni e ciò spinge l'uomo ad avvicinarsi, senza pensare che, in realtà, l'animale non è stato abbandonato e non ha bisogno di aiuto. Le madri puliscono costantemente il mantello dei piccoli, privandoli di qualsiasi odore, anche a protezione dai predatori che cercano le prede guidati dall'olfatto". Soprattutto, avverte il veterinario, bisogna evitare di portar via dal sito di ritrovamento i piccoli. "Se la madre, tornando dal pascolo, non trova più il piccolo, dopo ore di disperata ricerca smetterà di cercarlo.
    Questi caprioletti che si crede siano in difficoltà in realtà sono stati 'rapiti'!". Quando i piccoli vengono portati nella Sede Scientifica del Parco, conclude Angelucci, "sarà molto difficile che poi possano tornare a vita libera perché cresceranno abituati a un'eccessiva presenza dell'uomo e da grandi mostrerebbero comportamenti non troppo prudenti per la loro sopravvivenza". (ANSA).
   

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