Abruzzo

Smantellata mafia nigeriana: all'Aquila per zona tranquilla

Vicequestore Mastrangelo, si sentivano intoccabili

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 26 APR - "La scelta dell'Aquila è stata fatta proprio perché la zona è tranquilla: le frodi commesse sono state soprattutto di natura informatica proprio perché la zona era apparentemente tranquilla e si poteva lavorare da casa.
    Truffe romantiche su siti d'incontri e informatiche tra i reati più commessi. Rende di più lavorare nell'ombra e con profilo basso. Era questa la modalità imposta dal capo. Pertanto si sentivano intoccabili". Lo ha detto il vicequestore dell'Aquila, Marco Mastrangelo, nel corso della conferenza stampa sull'operazione che ha portato a smantellare la rete di mafia nigeriana con base all'Aquila, dove il capo dell'organizzazione, identificato in un nigeriano di 35 anni, dirigeva, tutte le attività criminali del sodalizio.
    L'uomo era arrivato in Italia nel 2014 sbarcando a Pozzallo (Ragusa) con un barcone proveniente dalla Libia: era stato trasferito al Centro di prima accoglienza all'Aquila dove rimase fino al 2016, poi si trasferì per un periodo di sei mesi a Reggio Emilia e infine decise di tornare definitivamente all'Aquila. (ANSA).
   

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