Abruzzo

Moti 1971: Capezzali, salvai De Cecco (Dc) da una denuncia

Braccio per ripararsi da monetine scambiato per gesto ombrello

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 14 APR - Un braccio alzato per ripararsi dal lancio di monetine scambiato per un gesto offensivo rischiò di costare una denuncia al consigliere regionale Giustino De Cecco (Dc) nella bagarre scoppiata dopo la lettura dell'art.2 dello Statuto - nel quale si stravolgeva il ruolo dell'Aquila quale città capoluogo - durante l'infuocata assemblea del 26 febbraio del 1971: a scongiurarla fu la testimonianza diretta dell'ex direttore della Biblioteca Provinciale 'Tommasi' dell'Aquila, storico, giornalista, saggista e presidente per 27 anni della Deputazione di Storia Patria Abruzzo, Walter Capezzali, 81 anni. "Al momento dei fatti - ricorda - mi trovavo dentro la sala del Palazzo della Prefettura che era sede del consiglio provinciale: ero proprio al confine tra la parte degli scranni dei consiglieri e la parte del pubblico. Ero proprio nel punto principale dello sviluppo della situazione quando cominciò il lancio delle monetine da parte del pubblico capitò che una colpisse addirittura il consigliere De Cecco che stava seduto proprio vicino a me. Successivamente ci furono delle persone che lo volevano denunciare per offesa perché avevano scambiato il suo tentativo di ripararsi dalle monetine che arrivavano con un gesto offensivo nei confronti del pubblico. Grazie alla mia testimonianza questo tentativo fu bloccato in partenza: quando venne da me un avvocato con una serie di firme per procedere alla denuncia spiegai che non era assolutamente vero e che potevo testimoniare contro una denuncia del genere. Il clima era molto teso nonostante tutto e nonostante le violenze della seconda giornata quando i manifestanti se la presero con le sedi dei partiti anche perché era chiarissima l'intesa politica tra Pci e Dc". (ANSA).
   

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