Abruzzo

Tar dà ragione a Comune Chieti e boccia antenna Iliad

Redazione Ansa

(ANSA) - CHIETI, 12 APR - Iliad Italia non potrà aggiungere un proprio impianto in via Piaggio a Chieti Scalo dove sono già presenti altri gestori, dovrà invece attenersi alle previsioni del Regolamento e del Piano Antenne approvati dal Consiglio comunale di Chieti all'unanimità nel 2019. Lo ha stabilito il Tar Abruzzo, sezione di Pescara, con la sentenza 199/2021 pubblicata il 3 aprile scorso con la quale ha dichiarato "in parte infondato e in parte inammissibile" il ricorso dell'azienda di telefonia mobile contro gli atti connessi alla dichiarazione di inefficacia dell'istanza per l'installazione, presentata il 14 luglio 2020, emessa dal Suap, sportello unico delle attività produttive, in conseguenza del parere contrario del Comune datato 16 novembre. La questione era nata dalla segnalazione di cittadini allarmati dai lavori in corso per la posa in opera dell'ennesima antenna e si erano rivolti al Wwf temendo per la propria salute.
    Da una rapida verifica i volontari dell'associazione avevano constatato come l'impianto non fosse in linea con quanto previsto dal Piano Antenne, segnalando l'anomalia all'amministrazione comunale che si era immediatamente attivata bloccando i lavori. Di qui il ricorso al Tar dell'azienda, che riteneva lesi i propri diritti. La sentenza dà invece sostanzialmente ragione al Comune e tranquillizza i cittadini interessati. "Al di là della singola vicenda giudiziaria - commenta Nicoletta Di Francesco, presidente del Wwf Chieti-Pescara - la questione antenne merita una accurata riflessione. Il legislatore, a livello europeo e nazionale, tende a favorire lo sviluppo della tecnologia, ancor più oggi quando la pandemia in corso ha limitato le interazioni in presenza. Bisogna tuttavia tenere nel giusto contro la salute dei cittadini che potrebbe essere messa a rischio da una eccessiva esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, ancor più a fronte di tecnologie, come il 5G, sulla cui innocuità persistono tuttora forti dubbi. Il Regolamento e il Piano approvati e in vigore a Chieti tengono conto di queste cautele e il Comune fa più che bene a difenderne i principi. Su questa linea troverà sempre l'appoggio del Wwf e chi chiunque altro metta la difesa della salute al primo posto anche a fronte di progressi tecnologici non sempre realmente utili". (ANSA).
   

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