Abruzzo

Sulmona, commercianti sfiniti 'noi trattati da criminali'

"Segnalano bar,ma vanno in centri commerciali".Appello a sindaco

Redazione Ansa

(ANSA) - SULMONA, 25 MAR - "Siamo sotto un vero e proprio attacco. Sembra che sia stato deciso di sterminarci a tutti i costi. Stiamo solo cercando di sopravvivere e mandare avanti le nostre famiglie, invece ci sentiamo trattati come fossimo lì a delinquere". Lo sfogo arriva dai commercianti di Sulmona (L'Aquila) dell'associazione 'Oltrelasaracinesca' che, attraverso il loro presidente Venanzio De Panfilis, chiedono un immediato confronto con il sindaco e le forze dell'ordine.
    "Abbiamo tutti contro ormai, nemmeno fossimo degli assassini.
    Avevamo chiesto il supporto alle istituzioni e alle forze dell'ordine - dicono riferendosi alle difficoltà causate dalla pandemia - invece il supporto si è trasformato in accanimento terapeutico verso un malato terminale. Non ci stiamo e chiediamo, pertanto, un immediato confronto con il sindaco e le forze dell'ordine" "In un anno abbiamo lavorato sì e no quattro mesi senza restrizioni - proseguono i commercianti di Sulmona - perché, secondo il Cts, saremmo gli untori d'Italia, ma i contagi non diminuiscono. Alle persone che continuano a segnalare alle forze dell'ordine, quando vedono tre o quattro persone davanti a un bar, chiediamo di non chiudere gli occhi quando vanno nei vari centri commerciali e supermercati. Non siamo delinquenti, stiamo solo cercando di lavorare per mandare avanti le nostre famiglie, ma siamo trattati come i peggiori criminali".
    I soci di 'Oltrelasaracinesca' si chiedono quale sia il senso di appartenere a questa società. "La dignità al lavoro non è qualcosa che qualcuno può concedere, ma, in un Paese civile, dovrebbe essere qualcosa che nessuno può togliere", concludono i commercianti. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it