Abruzzo

Net pandemia, Butterfly29 docu fiction in smart working

La serie uscirà lunedì 15 marzo

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 MAR - Un padre agli arresti domiciliari, isolato dal mondo intero a causa di un virus informatico che ha provocato una pandemia digitale, cancellando ogni forma di tecnologia. Da qui parte il racconto di Milo Vallone, autore, regista e attore della docufiction "Butterfly29". La serie uscirà lunedì 15 marzo, alle ore 23, sul sito web www.butterfly29.com.
    Immaginate un mondo senza più collegamenti internet, dove telefonini, computer, televisioni e radio sono inutilizzabili.
    Ogni tipo di comunicazione e scambio di informazione digitale è inaccessibile. Siamo nel 2030, quando "Butterfly29", un virus informatico, causa una "netpandemic" capace di interrompere i più sofisticati sistemi tecnologici. La serie racconta la pandemia attraverso gli occhi di Alan Caravaggio, ripreso dalle 32 telecamere di sorveglianza che controllano i suoi arresti domiciliari per aver ucciso la moglie, durante un lockdown causato dal Covid-19. Da una pandemia biologica a una informatica.
    Libero dal monitoraggio fisso delle telecamere, potrebbe tentare di evadere, ma non lo fa. Il suo nuovo isolamento è dato dall'impossibilità di comunicare con il mondo esterno, in particolar modo con suo figlio, di cui ha ormai perso le tracce.
    L'unico modo che ha per provare a recuperare un contatto con lui sono delle "audiolettere", che trasforma in veri e propri flussi di coscienza. Alan racconta la sua vita, ma anche la società che ha lasciato, immaginando come questa nuova condizione analogica possa finalmente adempiere alla promessa di "uscirne migliori".
    Realizzato in collaborazione con la Regione Abruzzo, "Butterfly29" è il primo esperimento italiano di docufiction interamente prodotta e realizzata in "smart working". Le 32 microcamere, che immortalano la reclusione di Alan Caravaggio, riprendono la vera abitazione del regista e attore protagonista, Milo Vallone. (ANSA).
   

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