Abruzzo

Terremoto:Legnini, legislatore uniformi norme doppio cratere

In Abruzzo 12 Comuni in sisma 2009 e 2016, in arrivo 180 mln

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 03 MAR - Dovrebbe essere il legislatore a risolvere "quei problemi catastali e urbanistici che nel 2016 sono stati affrontati e per larga parte risolti" applicando le soluzioni anche alla ricostruzione del 2009: a sostenerlo è Giovanni Legnini, commissario straordinario per la ricostruzione in Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, rispondendo ad una domanda del sindaco di Colledara (Teramo), Manuele Tiberi, nel corso del Forum ANSA sul bilancio della ricostruzione, a proposito delle problematiche dei 12 Comuni abruzzesi che fanno parte del cosiddetto doppio cratere, con danni provocati dal sisma 2009 e da quello del 2016.
    "Purtroppo - spiega Legnini - la normativa si è rivelata complessa e farraginosa, ma siamo riusciti finalmente a far partire anche quella ricostruzione degli edifici con il doppio danno, che seguono regole diverse, modalità di calcolo e contributo diverse. Abbiamo definito le procedure insieme all'Ufficio Speciale della Ricostruzione del sisma 2009, con la struttura di missione che è stata guidata fino a pochi giorni fa da Fabrizio Curcio, nuovo capo Dipartimento della Protezione Civile con il quale ho lavorato in tandem e in piena sintonia.
    Con il Milleproroghe di pochi giorni fa è stata finanziata con altri 180 mln di euro la ricostruzione degli edifici del doppio cratere. Quindi si andrà avanti e quest'anno ci sarà una crescita importante anche su quei Comuni che erano quelli più in difficoltà per ragioni del tutto comprensibili".
    "Il quesito che pone il sindaco di Colledara - sottolinea il Commissario - è di altra natura e molto particolare perchè noi abbiamo addirittura una condizione nella quale il processo di ricostruzione del 2016 che era caratterizzato da lentezza e da un grado di complessità molto elevato sotto il profilo procedurale e burocratico è stato fortissimamente semplificato, mentre invece quello del 2009, che non è commissariato, continua a seguire le regole pregresse. Un quesito che noi dobbiamo rivolgere al legislatore perchè se non si interviene con una disposizione integrativa difficilmente sarà risolta. Io lavorerò con il nuovo capo dipartimento e con un nuovo capo della struttura di missione, che sarà, spero a breve, nominato, per fare in modo che possiamo affrontare anche questo tema dopo avere risolto quello procedurale e quello finanziario". (ANSA).
   

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