(ANSA) - PESCARA, 25 FEB - Alla base delle convinzioni degli
inquirenti due telefonate del giugno 2019 tra il patron Carlo
Toto e dipendenti della Toto Costruzioni e della
Infraengineering, società del gruppo, in cui il patron del
gruppo descrive la nuova variante nel tratto tra Vicovaro e
Carsoli ipotizzando anche lo spostamento della ferrovia che
avrebbe potuto costituire un ostacolo.
Nel contesto della trattativa tra MIT e SdP sulle tariffe e
per il rinnovo del PEF del valore di oltre 3 miliardi di euro,
secondo la procura aquilana i sindaci sarebbero stati
"imboccati" dai vertici di SdP. A supporto citano una telefonata
del 6 giugno 2019 in cui il consigliere provinciale chiama un
alto dirigente SdP per correggere la lettera che di lì a poco il
movimento di 108 sindaci avrebbe inviato al MIT. Gli inquirenti
fanno notare che dall'intercettazione emerge che la proposta dei
sindaci ricalcava quella avanzata da Strada dei Parchi qualche
giorno prima, il 31 maggio 2019, alla regione Abruzzo.
Non solo: il pm Renzo nella sua richiesta di proroga fa
notare che le conversazioni stanno vertendo sui due tavoli che
SdP ha presso il MIT, uno sul rinnovo del Piano Economico
Finanziario di A24 e A25 e l'altro sul salvataggio di Alitalia,
per il quale il gruppo Toto stava partecipando ad una cordata di
imprese. Scrive il pm: "Quanto detto ha portato i vertici del
gruppo a ritenere che l'interesse dimostrato nel salvataggio
della compagnia di bandiera abbia in qualche modo 'ammorbidito'
il comportamento del MIT nei loro confronti". Il pm fa
riferimento ad una conversazione del primo luglio 2019 tra alti
dirigenti del Gruppo (entrambi non indagati) in cui il primo
"definisce testualmente l'interesse dimostrato dal gruppo
nell'affare Alitalia come il 'do ut des' per chiudere più
facilmente un nuovo e consolidato PEF e ricevere i fondi per la
messa in sicurezza delle arterie autostradali regionali".
(ANSA).