(ANSA) - PESCARA, 10 FEB - "Penso che le donne debbano essere
assistite in ambienti più consoni, e debbano ricevere le
necessarie informazioni", ha proseguito l'assessore - Nelle
indicazioni terapeutiche dei prodotti utilizzati, è infatti
previsto che le donne alle quali viene somministrato il farmaco
devono poter disporre nella stessa sede di strutture mediche
adeguate, così da poter far fronte ad eventuali effetti
collaterali.
"Condizione - spiega l'assessore - che spesso non si verifica
nelle nostre sedi consultoriali, dove non sempre è presente una
figura medica e non c'è una perfetta integrazione con le sedi
dipartimentali. Vale a dire che le indicazioni ministeriali
potrebbero non essere rispettate. Di qui la richiesta di
somministrare il farmaco preferibilmente in ambito ospedaliero,
a tutela della salute della donna e nel pieno rispetto del
dettato della legge 194".
Nel frattempo, a ciascuna Asl è stato richiesto di fornire,
per ogni sede consultoriale presente, una serie di informazioni:
la presenza di un collegamento funzionale tra i servizi
territoriali e gli ospedali di riferimento; la individuazione di
sedi disponibili con spazi dedicati; la formazione specifica
degli operatori coinvolti; - la puntuale raccolta dati
attraverso la scheda Istat D12 ; la definizione dei criteri di
ammissione e dei criteri di esclusione; le informazioni da
fornire alla paziente; la predisposizione di un consenso
informato; la definizione di protocolli operativi ben definiti
per l'esecuzione dell'interruzione volontaria di gravidanza con
il trattamento farmacologico; l'attivazione del monitoraggio
degli eventuali effetti collaterali dell'interruzione volontaria
di gravidanza effettuata con l'utilizzo di farmaci.
"Questo monitoraggio - conclude la Verì - ci permetterà di
avere un quadro puntuale dell'organizzazione dei nostri
consultori rispetto alla tematica dell'interruzione
farmacologica di gravidanza, fermo restando il ruolo
irrinunciabile che queste strutture hanno da sempre
nell'affiancare la donna in un momento così delicato della
propria vita". (ANSA).