Abruzzo

Dpcm: sindaco Pescara, Governo mandasse l'Esercito

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 19 OTT - "Mi auguro che si ragioni con la testa e che non si prendano provvedimenti improvvisati perché già di problemi ce ne sono tanti e noi ce li prendiamo tutti sopra le nostre spalle, ma allora che il Governo ci dicesse casomai di voler mandare l'Esercito a controllare le strade perché sarebbe impossibile controllare l'afflusso di centinaia e migliaia di persone in determinate aree. O si decide che non si possono fare determinate attività in alcune aree, ma deve essere il Governo a dirlo, perché altrimenti decidere chi può entrare e chi non può entrare diventerebbe complicato". Così il sindaco di Pescara Carlo Masci, in merito al nuovo DPCM che non piace a molti primi cittadini che si sentono ulteriormente responsabilizzati nei controlli di quelle zone dove potrebbero crearsi assembramenti tali da dover portare a chiudere i locali alle 21, anziché le 24.
    Il sindaco di Pescara, la maggiore città abruzzese poi aggiunge "Il Governo cerca di scaricare sui sindaci le e incertezze e le contraddizioni di decisioni che dovrebbero essere prese con buon senso e invece mi sembra che ci sia una totale incapacità a decidere e soprattutto una non conoscenza dei problemi che sono tantissimi. Ma cosa dovrebbero fare i sindaci? Vietare delle aree e creare uno scontro fra coloro che esercitano una attività e coloro che dovrebbero tornare a casa? Mi sembra che questi provvedimenti siano confusi e generano ancora più confusione di quelle situazioni che pensano di poter risolvere. Cosa faremo? Ragioneremo invece con il buon senso come abbiamo sempre fatto e mi auguro che il Governo torni sui suoi passi come ha già fatto tante altre volte". (ANSA).
   

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