Abruzzo

Perdonanza: Biondi,condizionata da emergenza,ricorda il 2009

Sindaco L'Aquila, 726/a improntata a sicurezza, ma partecipata

Redazione Ansa

(ANSA) - L'AQUILA, 29 AGO - Una Perdonanza, "condizionata dall'emergenza sanitaria, ma comunque sentita e partecipata nel rispetto del pensiero di Celestino, così attento all'aspetto religioso, ma altrettanto alla festa per il popolo. Perché la sua dimensione ascetica non lo ha mai allontanato dalle necessità materiali della sua gente". E' uno dei passaggi del discorso pronunciato questa sera dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, davanti alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, prima della chiusura della Porta Santa; era stata aperta ieri dal cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, per dare avvio al momento più solenne della Perdonanza Celestiniana, l'inizio dell'indulgenza concessa da Papa Celestino V con la Bolla del 1294 .
    "Le migliori espressioni artistiche alternate a momenti culturali e di riflessione anche di carattere spirituale - ha detto Biondi - hanno composto il programma di questa edizione della Perdonanza nel tempo del virus, improntata alla sicurezza dei cittadini. Un'edizione che ha richiamato quella del 2009 che", dopo il terremoto del 6 aprile, "vide la traslazione dell'urna di Celestino scortata dai Vigili del Fuoco e l'apertura della Porta Santa dopo la Messa officiata, anche allora come oggi, all'aperto, con i fedeli che poterono varcarla velocemente, percorrendo un tratto transennato".
    Biondi si è rivolto all'arcivescovo, card.Giuseppe Petrocchi, "per ringraziare la Chiesa dell'Aquila per il sostegno e la vicinanza alla comunità nei momenti più bui e difficili.
    L'Aquila devastata dal terremoto e ferita dal fuoco vigliacco; la rinascita bloccata dal Covid-19; la ricostruzione messa a dura prova dall'eccessiva burocrazia; il futuro difficile da immaginare e la luce di Dio che ci guida verso la speranza alla quale la politica deve dare contenuti e progettualità". Per il sindaco del capoluogo abruzzese, "in questa 726/a Perdonanza è stato realizzato uno spettacolo che, mettendo in fila i fatti, le storie, i personaggi dell'epoca, racconta Celestino senza le banalizzazioni e le scorciatoie di una comunicazione priva di sapienza". (ANSA).
   

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