(ANSA) - PESCARA, 29 MAG - "Dopo il danno dei tre mesi di
chiusura dei reparti di emergenza degli ospedali di Pescina e
Tagliacozzo durante l'emergenza Covid, oggi arriva la beffa,
della riapertura 8-20 di un servizio che di sera non sarà a
disposizione della comunità, sempre più allo sbaraglio la
gestione sanitaria della Giunta di centrodestra", denuncia il
capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
"Nel mentre varano provvedimenti che fanno arrivare oltre
100 milioni di richieste transattive dalla sanità privata
decidono di limitare a 12 ore la riattivazione della rete di
emergenza in piena Fase 2, col rischio che alla fine si decida
di chiudere - avverte l'ex assessore Paolucci - Nel frattempo
per cittadini e utenti si producono solo disagi, perché per
saranno costretti a rivolgersi ad Avezzano, con un aggravio di
tempi e rischi che la sanità del territorio non può permettersi.
I servizi potevano essere potenziati anche nell'organico,
programmandone lo sviluppo futuro durante il periodo di stop, ma
ciò non è avvenuto. Le coperture per farlo esistono, visto che è
stato possibile confezionare una norma del valore di centinaia
di milioni per favorire componimenti bonari. Manca la volontà
che non può essere solo rivolta agli stipendi di manager della
sanità e a quelli dei dirigenti della struttura. La Regione ha
ritenuto persino prioritario arruolare un personal shopper della
sanità, tralasciando di assumere unità preziose da destinare
all'organico dei suoi reparti più sensibili e a servizio di zone
interne con un bacino d'utenza capace di fare almeno 14.000
accessi l'anno presso i due Punti di primo intervento. Una linea
che la maggioranza di governo sta portando avanti con le
strutture di tutta la regione, promuovendo una politica
scollegata dalla programmazione che è e resta del tutto
inesistente" (ANSA).